Stamattina i volontari del Gruppo azione risveglio hanno aperto i cancelli e varcato le soglie della palestra comunale abbandonata in via Spadaccini a Catania. Hanno trovato una struttura malmessa e piena di rifiuti. Ma, nell'attesa che il Comune mandi le ruspe, vogliono farne un luogo di ritrovo. «Un infopoint per la riduzione del danno da alcol e droghe per i giovani», dice il portavoce Salvo Grillo. Guarda le foto
Piazza Lupo, nuova riappropriAzione del Gar «Museo temporaneo e palestra per la mente»
Dopo l’ecclesia nella chiesa San Francesco in via Pietro Verri a Catania e l’agorà in piazza a Siracusa, è la volta del gymnasium nei locali della palestra abbandonata in piazza Lupo nel capoluogo etneo per la nuova riappropriAzione del Gruppo azione risveglio. Stamattina i volontari hanno forzato i cancelli e sono entrati nell’ex palestra comunale, ormai chiusa da mesi dopo essere stata ricovero di senza tetto e sgomberata più volte, con l’intenzione di farla diventare un luogo temporaneo di aggregazione per i giovani.
«In attesa che arrivino le ruspe del Comune come promesso dal sindaco Raffaele Stancanelli, sarà un ginnasio, una palestra della mente per i ragazzi che bivaccano, bevono e si drogano in piazza Teatro Massimo nei fine settimana», dichiara Salvo Grillo del Gar. La palestra dove anni fa i catanesi facevano scherma, nel percorso di riappropriazione dei beni negati attuata dal Gar con la gestione degli spazi altrui, dovrebbe diventare «un infopoint per la riduzione del danno da droga e alcol, un museo temporaneo per i giovani del quartiere e non solo», dice Grillo. «Invece di lasciarli andare in giro a far danni – aggiunge – pensavamo di accoglierli come in una camera di decompressione con musica e altro, prima di farli tornare a casa».
Con questi propositi e pieni di entusiasmo i volontari hanno tolto con una fresa le saldature ai cancelli, ricordo di uno dei tanti sgomberi, e hanno varcato le soglie dell’immobile.
Hanno trovato sporcizia, rifiuti e tutti gli oggetti lasciati da chi aveva usato quei locali come riparo negli anni scorsi. Le condizioni dei locali sono peggiori di quelle che CTzen aveva documentato a giugno dell’anno scorso.
«Dopo aver visto l’interno siamo un po’ scoraggiati – ammette Grillo – Ma la nostra energia supera ogni limite». Secondo il portavoce del Gar, per ripulire la struttura potrà arrivare «un aiuto dall’amministrazione e dai volontari». E non esclude che possano dare una mano anche i militari statunitensi, che hanno partecipato alla realizzazione del GARden e che al momento non sono stati coinvolti, «perché in attesa che si sbocchi la situazione con i manifestanti No muos, con cui noi siamo totalmente solidali», spiega Grillo.
Nonostante lo stato della palestra, quindi, i membri del Gar sono ottimisti. «Il museo temporaneo potrà aprire a gennaio – afferma Grillo – La partecipazione oggi è stata straordinaria e tutti hanno il desiderio di rivedere questo luogo in condizioni diverse. Perlomeno non chiuso, non negato». A Catania, per Grillo, «ci sono fin troppe cose negate: il lavoro, l’ordine, la pulizia, e soprattutto gli spazi. E invece – aggiunge – la negazione deve diventare fruizione, possibilità, in un’ottica di incontro e condivisione».