Una voragine di circa dieci metri si è aperta nel manto stradale. Transennata l'area, lunedì ci sarà un nuovo sopralluogo. La situazione dell'intero lungomare sarebbe da tenere d'occhio, ma i fondi a disposizione dell'amministrazione non permetterebbero una messa in sicurezza
Piazza del Tricolore, nuova voragine Il Comune: «Poche le risorse per intervenire»
A Catania la terra trema. Anzi, crolla. A farne le spese è il tratto di lungomare di fronte il monumento dei caduti in piazza del Tricolore. La causa: il cedimento di parte del manto stradale dovuto all’erosione continua delle formazioni basaltiche presenti sotto l’asfalto che ha provocato una voragine di circa dieci metri.
Ieri sera sono intervenuti i tecnici comunali, con l’ausilio dei vigili urbani che hanno transennato l’area e interdetto il traffico veicolare e pedonale. «Abbiamo effettuato i primi rilievi dichiara Nuccio Molino, responsabile della comunicazione di Palazzo degli elefanti rendendo la zona off limits per motivi di sicurezza».
Ma il lungomare di Catania non è nuovo a questo tipo di problemi. «Purtroppo non è la prima volta che ci troviamo di fronte a crolli del genere», spiega Molino. «Tutto il lungomare è interessato da questo tipo di fenomeni che ci tiene a sottolineare sono di tipo naturale e hanno poco a che vedere con la mano dell’uomo».
Ma oltre al danno la beffa. Un refrain ormai noto a tante amministrazioni comunali è quello della mancanza di soldi per realizzare interventi approfonditi e a lungo termine. E Catania non poteva mancare all’appuntamento. «Faremo un intervento con poche risorse, quelle che abbiamo dichiara con un pizzico di rammarico il capo ufficio stampa etneo Non sappiamo ancora la consistenza precisa dei danni. Ci muoveremo di conseguenza dando vita a un progetto di messa in sicurezza».
Intanto è già previsto per lunedì un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici comunali che ispezioneranno la zona sia dall’alto che via mare, valutando lo stato della costa soggetta all’erosione continua delle forze naturali del mare e del vento.
[Foto di Desirée Miranda]