Hanno tirato loro addosso palloni in cuoio e li hanno insultati, istigandoli. È finita con la fuga verso l'autobus e tra le lacrime la gita all'ex monastero dei Benedettini per un gruppo di studenti delle medie del Comune ennese. «Una collega è stata colpita al volto», racconta la docente di Lettere Carmela Impellizzeri
Piazza Dante, aggredita scolaresca di Troina «Ci hanno presi a pallonate. Volevano la rissa»
«Professoressa, perché ci stanno prendendo a pallonate? Che cosa abbiamo fatto?». A chiederlo alla propria docente di Lettere Carmela Impellizzeri è una studentessa del secondo anno della scuola media Don Bosco di Troina, Comune in provincia di Enna. La sua classe era appena uscita dall’ex monastero dei Benedettini dove – venerdì scorso – aveva seguito il laboratorio dal titolo Maestro libraio organizzato dall’associazione Officine culturali. Ma in piazza Dante è stata bersaglio di atti di bullismo da parte di «quattro o cinque coetanei catanesi che erano sulla scalinata della chiesa di San Nicolò l’Arena e cercavano una rissa», racconta Impellizzeri. Che, insieme a un’altra collega, accompagnava la scolaresca.
L’aggressione è avvenuta intorno alle 18. «Era tutto in penombra, quando hanno iniziato a provocarci», ricorda la docente. «Io e la mia collega avevamo la responsabilità di 27 alunni e, appena sono volate le prime pallonate, ci siamo sbrigate ad allontanare i nostri ragazzi da piazza Dante. Alcuni si sono messi a piangere, tutti si sono spaventati molto, e anche noi abbiamo avuto paura», spiega. Anche perché «nessuno degli adulti che si trovava lì è intervenuto a calmare la banda che ci prendeva a pallonate e ci insultava – precisa – Siamo scappati verso via Etnea dove ci stava aspettando l’autobus», continua.
Gli studenti della Don Bosco non hanno riportato ferite anche se «la mia collega sia stata colpita al volto da un pallone, un alunno alla schiena e un altro a un braccio», sottolinea Impellizzeri. «Siamo stati fortunati, tutto sommato. Ma una città non può fare turismo in questo modo», conclude la docente. Che, nel comune di Troina, è anche assessora alla Pubblica istruzione. E ha segnalato l’accaduto al sindaco della città Fabio Venezia. «Non è la prima volta che i nostri studenti, in visita nel capoluogo etneo, sono vittime di aggressioni. Lo scorso novembre, un alunno al primo anno del liceo scientifico Ettore Majorana, mentre visitava con la classe villa Bellini, è stato colpito al naso da un bullo. Gli altri suoi compagni erano stati accerchiati da una banda», sostiene il primo cittadino.
«Provvederò a segnalare entrambi gli episodi al sindaco di Catania Enzo Bianco e alla questura etnea», continua il sindaco di Troina. «Il turismo scolastico nella città del Liotro è forte ma eventi del genere potrebbero portare gli istituti scolastici a evitare di organizzare le gite a Catania, optando per altre mete», aggiunge. «Bisogna avviare programmi di coesione sociale per fare in modo che tutti si sentano parte di qualcosa. Solo così si possono evitare questi esempi di bullismo», afferma il presidente di Officine culturali Ciccio Mannino. «Il quartiere è un crocevia di molte frizioni ma ci sono esperienze bellissime, con le quali collaboriamo, – come il centro sociale Liotru, la comunità di Sant’Egidio e il comitato Antico corso – che mostrano l’apertura ai turisti. Certamente, bisogna fare ancora di più», conclude Mannino.