La guardia di ginanza ha scoperto a Partinico, in provincia di Palermo, una piantagione con 1.600 piante di marijuana per un peso complessivo di quattro tonnellate. Sequestrati anche 140 chili di cannabis già pronta per lo spaccio. Il responsabile è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di produzione e traffico di droga, oltre che per […]
Foto di Guardia di finanza
Partinico, scoperta maxi piantagione di marijuana. Valeva 3 milioni di euro
La guardia di ginanza ha scoperto a Partinico, in provincia di Palermo, una piantagione con 1.600 piante di marijuana per un peso complessivo di quattro tonnellate. Sequestrati anche 140 chili di cannabis già pronta per lo spaccio. Il responsabile è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di produzione e traffico di droga, oltre che per furto aggravato di energia elettrica. L’indagine è partita da un servizio di perlustrazione con i militari che hanno percepito un forte odore di marijuana provenire da un casolare di campagna, decidendo così di intervenire.
Il ritrovamento nel casolare
All’interno della struttura i finanzieri hanno scoperto un laboratorio completo: macchinari per la lavorazione della marijuana, attrezzature per l’essiccazione e strumenti per la separazione delle infiorescenze dagli arbusti. Sono stati rinvenuti anche 70 chili di cannabis già confezionata e pronta per essere immessa sul mercato e altre piante estirpate per ulteriori 70 chili.
La maxi piantagione nell’uliveto
I controlli sono stati estesi a un uliveto adiacente al casolare. Qui le fiamme gialle hanno trovato una piantagione di 1.600 piante di marijuana, dal peso complessivo di circa quattro tonnellate. Secondo le stime, la droga sequestrata avrebbe garantito alla criminalità locale profitti per circa 3 milioni di euro. Nel corso delle perquisizioni è stato scoperto anche un sistema sofisticato di manomissione dei contatori elettrici, che avrebbe consentito un risparmio illecito di circa 250mila euro sui costi energetici. Il responsabile della piantagione è finito agli arresti domiciliari. L’uomo dovrà rispondere dei reati di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, oltre che di furto aggravato di energia elettrica.