Tutto pronto per la realizzazione di un video sul vulcano sulle note del tormentone di Pharrell Williams. Non un semplice filmato in cui si balla sulle pendici della muntagna, ma una provocazione in cui i luoghi protagonisti sono le discariche abusive. «Balleremo sulle note di una canzona festosa, ma non cè proprio nulla da festeggiare», spiega uno degli organizzatori, Giuseppe Distefano, presidente dell'associazione Etna Walk
Pharrell arriva tra le discariche dell’Etna Domenica le riprese di #Happyzzamu
Si danza anche sullEtna sulle note di Happy, lormai celebre video musicale di Pharrell Williams. Il prossimo weekend lassociazione Etna Walk ha organizzato un incontro per realizzare una nuova rielaborazione della coreografia. Non un semplice girato di gente che balla, però, ma un video che trasmetta un messaggio. «Seguendo la moda del fenomeno abbiamo deciso di dire la nostra», spiega il presidente Giuseppe Distefano. I luoghi scelti per le riprese non sono i bei pendii quasi lunari, le distese di ginestre o i rifugi tipici del vulcano attivo più alto dEuropa – patrimonio dellUnesco dallanno scorso ma le tante discariche abusive che da anni ormai sono diventate una delle caratteristiche distintive del territorio.
Lo scopo è sì aggiungere un altro video ai milioni che si stanno realizzando nel mondo da mesi, con il tema musicale di Pharrell Williams come collegamento, ma vuole essere differenziarsi dal resto. Sarà lironia a caratterizzarlo perché «seppure balleremo sulle note di una canzone festosa, non cè proprio nulla da festeggiare», dice Distefano. Un problema annoso quello delle discariche sullEtna che non sembra trovare una soluzione. Diversi anche i tentativi delle associazioni che si occupano del vulcano di fare delle raccolte volontarie di spazzatura, «ma sembra che sia fatica inutile, perché la settimana dopo è tutto come prima, se non peggio».
«Ad oggi abbiamo censito oltre 200 discariche e con questo video vogliamo farle vedere sotto un aspetto diverso. Siamo convinti continua che la gente non è tutta maleducata e viene a scaricare perché sa di essere impunito. A volte troviamo la spazzatura della scampagnata raccolta nei sacchetti, ma questi sono lasciati lì. Il problema è che la raccolta non si effettua sul vulcano e quindi rimangono alla mercé degli animali», sostiene. «Alle belle promesse del Parco e della politica, poi, non segue mai nulla e oggi siamo nella solita stasi», aggiunge.
#HAPPYzzamu è il nome delliniziativa «anche se avremmo voluta chiamarla #Happyuncatzo», confida il presidente di EtnaWalk. Per chi volesse partecipare lappuntamento è fissato per le 9.30 ai Pini di Nicolosi, tra la pista di pattinaggio sul ghiaccio e il chiosco. Alla fine delle riprese, comunque, promettono da Etna Walk, «ci sposteremo per il pranzo a sacco e per godere delle meraviglie non ancora deturpate».