Nel Comune del Trapanese da alcune settimane è partito il servizio di differenziata. Di pari passo sono iniziate anche le attività di controllo attraverso le telecamere di videosorveglianza, gli appostamenti e l'apertura dei sacchetti. «Così questa guerra la vinciamo noi», sottolinea il sindaco Giacalone
Petrosino, ripresi mentre abbandonano rifiuti in strada «In 10 giorni 30 multe, così il porta a porta funziona»
Prima i fari dell’auto, poi un uomo che scende velocemente dalla macchina, lascia rotolare giù un grosso sacco di spazzatura, fa inversione di marcia e va via. È la scena che ha immortalato una delle telecamere del Comune di Petrosino, in provincia di Trapani, piazzate nei luoghi dove è frequente il formarsi di microdiscariche a causa delle cattive abitudini dei cittadini. «Buttate i rifiuti dove e quando vi pare, vi raccomando. Altri 600 euro da incassare e, se occorre, segnalazione alla Procura della Repubblica per reati ambientali. Continuiamo così che la vinciamo noi questa guerra». Sono le parole con cui il sindaco Gaspare Giacalone ha accompagnato la pubblicazione del video. «Come ammonimento per chi non rispetta le regole».
Nel piccolo Comune del Trapanese da sei settimane è stato avviato il servizio di raccolta porta a porta, anche nella zona costiera che, nei mesi estivi, vede raddoppiare la popolazione. «Quando ho letto le ultime folli ordinanze del governo Crocetta che hanno limitato notevolmente il conferimento di rifiuti in discarica, sono corso ai ripari, avviano rapidamente il porta a porta in tutta la città», sottolinea il sindaco che rivendica i risultati raggiunti: «Siamo al 60 per cento di differenziata». Chi sgarra, come l’uomo beccato dalle telecamere di videosorveglianza, si becca una multa che può arrivare fino a 600 euro e, nei casi in cui tra la spazzatura viene ritrovato materiale nocivo o tossico, rischia anche di essere segnalato alla Procura per reati ambientali.
«Negli ultimi dieci giorni abbiamo elevato trenta multe grazie alle riprese video – elenca il primo cittadino -, altre sono scattate grazie al servizio di appostamento e a quello di verifica aprendo i sacchetti abbandonati». La prima attività è svolta da un’associazione di volontariato che, quando necessario, chiede l’intervento dei vigili urbani. Spetta invece a un dipendente del Comune, insieme a un agente della municipale, ogni mattina aprire i sacchetti lasciati in strada e provare a risalire ai responsabili. «Ad esempio guardando gli scontrini che si trovano dentro e chiedendo informazioni ai supermercati», precisa Giacalone.
Diverso il trattamento per i cittadini che non espongono i rifiuti negli orari previsti. «In questi casi – conclude il sindaco – potrebbe scattare una sanzione di 50 euro, ma si procede in maniera graduale. Prima vengono attaccati degli adesivi sui sacchetti per informare dell’errore, se la cosa continua allora si passa alle multe».