Petrosino, intimidazione a un candidato sindaco «Non ho paura e non scenderò a compromessi»

Sale improvvisamente di livello la tensione sulle elezioni amministrative a Petrosino. È ormai certa, infatti, la natura dolosa dell’incendio che ha devastato un vecchio magazzino agricolo di proprietà della famiglia di Vincenzo D’Alberti, uno dei tre candidati a sindaco dell’ex popolosa frazione di Marsala. Sul posto, in via Baglio, sono intervenuti i vigili del fuoco, il cui pronto intervento ha consentito di salvare un antico trattore. Le fiamme hanno, però, completamente distrutto il tetto in legno e le tegole dell’edificio (circa 70 metri quadrati), nonché diversi utensili agricoli e sacchi di concime che erano all’interno. Sul posto anche i carabinieri della locale stazione, che hanno avviato le indagini sotto l’ala della Compagnia di Marsala. 

Sulla natura dolosa, tuttavia, sembrano non esserci dubbi. Nel magazzino, infatti, non c’era impianto elettrico. E quindi non si può essere trattare di un corto circuito. Non resta, quindi, che ipotizzare un’intimidazione preventiva a D’Alberti. Bisogna cercare di capire da parte di chi. «Non ci lasceremo intimidire da questo gesto vile – ha dichiarato il candidato sindaco -. Continueremo la nostra campagna elettorale a testa alta, con la serenità che ci ha contraddistinto fino ad ora. Ringrazio i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per la prontezza d’intervento e la professionalità dimostrate». 

D’Alberti è sostenuto dalla lista civica Adesso il futuro di area Pd-Psi e, nonostante la giovane età, ha alle spalle diverse esperienze lavorative a Palazzo Chigi e all’European Economic and Social Committee, a Bruxelles. «Apprendo da queste esperienze modelli nuovi di sviluppo e penso di riuscire a portare a Petrosino importanti modelli innovativi», aveva detto subito la presentazione della candidatura. Oggi, attraverso la sua pagina facebook, ha lanciato un appello agli elettori. «Quando abbiamo presentato la nostra lista e il nostro progetto politico – scrive – ho chiesto a tutti voi di non aver paura. Ebbene io non ho paura! Episodi come questi ti demoralizzano, ti abbattono, ti sfiniscono e ti tolgono l’entusiasmo e il sorriso. Ho tanto dispiacere per i disagi e le pressioni che stanno subendo la mia famiglia, i miei zii e tutti noi. Ma non abbiamo mai avuto paura. Da quando ho accettato di candidarmi – continua D’Alberti – non sono mai sceso a compromessi con nessuno». 

Gli altri due candidati alla poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Gaspare Giacalone e Vito Messina. Anche Giacalone, nel corso del suo mandato, è stato obiettivo di intimidazioni: lettere anonime con gravi minacce e persino due colpi di fucile ad aria compressa esplosi contro la serranda della finestra del suo ufficio in Municipio, mentre era in corso una seduta del consiglio comunale. E proprio dall’attuale primo cittadino, ieri pomeriggio, è arrivata una delle prime reazioni all’accaduto. Sul suo profilo facebook, Giacalone ha espresso la propria solidarietà. «Apprendo con profondo dispiacere di un incendio in una delle proprietà del candidato Vincenzo D’Alberti – ha scritto il primo cittadino uscente -. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per accertare la cause di questo spiacevole episodio e rinnovo l’invito a mantenere condizioni di confronto civile e democratico in questo momento elettorale».


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