Il difensore classe '94 arrivato in prestito dal Bari durante il rush finale di mercato non ha nascosto il suo entusiasmo per la nuova esperienza professionale. E le risposte fornite nel derby con il Messina alimentano l'ottimismo in merito alla sua affidabilità
Perrotta sposa con gioia il progetto rosanero «Palermo la prima scelta, è un miglioramento»
E’ per la difesa rosanero il rinforzo giusto in grado di far compiere al reparto il salto di qualità? Sarà il campo a parlare ma se anche nelle prossime partite i feedback provenienti dal terreno di gioco saranno in linea con le risposte fornite dal giocatore nel derby con l’ACR Messina in occasione dello spezzone di gara in cui è stato chiamato in causa da subentrato, gli addetti ai lavori del Palermo possono stare tranquilli. Marco Perrotta, come peraltro suggerisce un curriculum impreziosito da una certa esperienza in B tra Pescara e Avellino e di recente in C con una squadra di prima fascia come il Bari, ha i titoli per confermare il suo status di difensore affidabile. Ciò di cui aveva bisogno la compagine di Filippi alla ricerca di un alter ego di Marconi sul centrosinistra della linea a tre. «Sinceramente non mi aspettavo di giocare subito – ha ammesso in occasione della sua presentazione il difensore classe ’94 che il club di viale del Fante ha acquistato in prestito dal Bari nelle battute conclusive della sessione estiva di mercato da poco terminata – sono contento perché è andata bene a titolo personale anche se dispiaciuto per il pareggio. Adesso, comunque, siamo concentrati sulla prossima partita».
Due le cose che hanno sorpreso il neo-acquisto rosanero: l’impiego immediato, appunto, e anche l’affiatamento tra i giocatori che compongono l’organico: «Sono stato accolto benissimo fin dal mio arrivo, sono felice di far parte di questo gruppo formato da ragazzi bravi e anche forti. C’è una coesione che non immaginavo e speriamo che questa compattezza duri per tutto il corso del campionato durante il quale il gruppo rappresenta sempre una componente molto importante. Sviluppi relativi alla trattativa che mi ha portato qui? All’inizio del mercato non volevo muovermi, poi le dinamiche che si sono venute a creare in ritiro hanno fatto sì che prendessi un’altra decisione e devo dire che tra i club che mi seguivano Palermo è stata la mia prima scelta, una realtà che considero per me un miglioramento. Ho sentito subito da parte del mister e del direttore sportivo una fiducia che adesso spero di ripagare sul campo».
Archiviato il gol al 90′ realizzato ad aprile con la maglia del Bari proprio contro il Palermo, il numero 33 rosanero ha voltato pagina e adesso è pronto a tuffarsi con entusiasmo nella sua nuova avventura professionale: «Quella partita (2-2 al San Nicola, ndr) è finita. Mi è dispiaciuto segnare alla mia attuale squadra ma ho fatto il mio mestiere. L’esperienza a Bari, in ogni caso, è stata bellissima e mi ha aiutato a crescere ed è anche sulla base di quell’esperienza che consiglio al Palermo di restare unito nei periodi bui. Le squadre forti si vedono soprattutto nei momenti di difficoltà e nel modo in cui riescono a superarli». La mente è proiettata verso l’impegno in programma sabato sul campo del Taranto: «È una matricola fino ad un certo punto anche perché ha gli stessi punti nostri in classifica. Andremo lì per cercare di vincere e fare una bella prestazione. Giocare sul centrodestra? Mi trovo bene nella difesa a tre, ho visto che il mister tiene tanto alla fase difensiva e, se serve, io sono pronto a spostarmi. Lo farei senza alcun problema. Obiettivi stagionali? Giocare il maggior numero di partite premettendo sempre che gli obiettivi della squadra vengono prima delle esigenze individuali».