La procura di Reggio Calabria ha disposto un controllo nell'abitazione dell'ex numero due del Sisde. Pare che non sia stato comunque prelevato nulla
Perquisizione nella notte per Bruno Contrada Legale: «C’è chi non si rassegna alla sconfitta»
Nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati ai carabinieri avvenuti in Calabria nel 1994, che ha portato alla notifica di un nuovo arresto per l’ex boss di Brancaccio Giuseppe Graviano, la procura di Reggio Calabria ha disposto una perquisizione in casa di Bruno Contrada, ex numero due del Sisde condannato per concorso in associazione mafiosa per cui, nelle scorse settimane, la Cassazione aveva revocato la condanna.
«Ci aspettavamo ed era ampiamente prevedibile – ha detto il legale di Contrada, l‘avvocato Stefano Giordano – una reazione da parte di chi ha perso e non si rassegna a questa inesorabile sconfitta. Contrada è sereno – ha aggiunto il legale – e spera di non essere più disturbato nel sonno». Pare che nella perquisizione non sarebbe stato sequestrato nulla.