Nino Tomasello è deceduto dopo dieci giorni trascorsi in gravi condizioni al Cannizzaro. Destino identico al parente, quando quest'ultimo aveva 5 anni. Sotto la lente d'ingrandimento il nodo sicurezza a Paternò
Pedone muore dove venne ucciso il figlio 40 anni fa Entrambi travolti mentre attraversavano corso Italia
Non ce l’ha fatta Nino Tomasello, 77 anni, docente in pensione della scuola primaria ma anche divulgatore-educatore, come lui stesso si definiva. L’uomo era ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania, dal pomeriggio del 4 luglio, quando una Mercedes condotta da un 45enne lo ha investito mentre si accingeva ad attraversare corso Italia, la circonvallazione che congiunge via Vittorio Emanuele con via Nazario Sauro, a Paternò.
L’incidente si è registrato a circa 200 metri dalla zona in cui circa 40 anni addietro, il figlio di Nino Tomasello, Francesco di appena 5 anni, fu investito e ucciso da un’auto. Il conducente del mezzo si è fermato prestando le prime cure al 77enne e allertando i soccorsi. Sul posto personale medico del 118 che ha allertato l’eliambulanza atterrata allo stadio Falcone -Borsellino di Paternò.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Paternò che hanno effettuato i rilievi del caso. Il mezzo è stato sequestrato mentre il conducente della Mercedes era stato sottoposto all’alcool e droga test. Nino Tomasello era una persona molto conosciuta in città: autore di diversi libri, politico, sindacalista, insegnante, storico e pensatore. Già in passato lungo corso Italia sono avvenuti incidenti in cui auto o moto hanno travolto pedoni.
A gennaio del 2021 un mezzo ha travolto padre Salvatore Alì parroco della chiesa Spirito Santo. Lo stesso sacerdote scrive sulla sua pagina social: «Quanti morti devono ancora esserci prima che chi di dovere renda sicura questa strada nevralgica e importante ma molto, molto, pericolosa?» . Allo stato attuale lungo l’arteria sono presenti un semaforo pedonale in disuso da decenni e strisce pedonali quasi del tutto cancellate.