L'evento è stato ufficializzato durante la direzione regionale del partito. Dopo Milano e Bologna, sarà la Sicilia per la prima volta a ospitarlo. Al vaglio diverse location, tra cui anche il giardino comunale. Che però in passato è stato negato al movimento Diventerà bellissima, come spiega il responsabile organizzativo Ruggero Razza
Pd, festa nazionale dell’Unità forse a villa Bellini «Nel 2015 negata a Musumeci per scopi politici»
La villa Bellini di Catania negata a Nello Musumeci, ma forse pronta per organizzare la prima festa nazionale dell’Unità in Sicilia. A indicare la location, secondo alcune fonti interne al Partito democratico di Catania, sarebbe stato direttamente il sindaco etneo Enzo Bianco, ma sul punto non c’è ancora niente di ufficiale. Il giardino, inaugurato nel 1883 in un’area di oltre 70mila metri quadrati, potrebbe quindi ospitare dal 28 agosto all’11 settembre tutto lo stato maggiore del partito di governo, compreso il presidente del Consiglio e segretario Matteo Renzi. Dibattiti, concerti e presentazioni segneranno le presenze di Maria Elena Boschi ma anche del sottosegretario Davide Faraone. La festa, originariamente organizzata dal Partito comunista, negli anni scorsi si è svolta a Milano, Bologna, Pesaro e Genova.
A pensare alla villa Bellini come location di un evento politico – ma con scarsi risultati – è già stato nel 2015 l’entourage di #diventeràbellissima. Movimento che da qualche anno contiene la proposta politica di Nello Musumeci, deputato regionale del centrodestra e quasi certo candidato alla presidenza delle prossime elezioni regionali. «È stata chiesta lo scorso anno per il nostro evento e informalmente, tramite l’ufficio di gabinetto del sindaco, ci hanno detto che non si potevano svolgere eventi politici alla villa», spiega a MeridioNews il responsabile organizzativo Ruggero Razza. I simpatizzanti di Musumeci si accontentano così dei locali della Ex dogana, agli archi della marina. «L’idea che un confronto di portata nazionale si svolga a Catania è una notizia lieta, ma l’importante è che le regole valgano per tutti – continua Razza – Se il sindaco vuole cambiarle perché la richiesta arriva dal suo partito, sarebbe un fatto grave».
Nell’elenco delle aree che potrebbero ospitare la festa c’è anche il parco Gioeni, dove il Pd ha organizzato le edizioni cittadine negli scorsi anni. Ma l’area verde è stata recentemente ritenuta inadatta dagli organizzatori di Zanne festival, tanto da indurli ad annullare l’edizione 2016 della rassegna. L’altro luogo che potrebbe radunare i dem sarebbe il centro fieristico delle Ciminiere ma, secondo il quotidiano La Sicilia, l’eventualità è stata già scartata. C’è poi chi lancia una provocazione, come il segretario del sindacato Ugl, Giovanni Musumeci. «Noi proponiamo la zona industriale – spiega, con un velo di sarcasmo, tramite un comunicato stampa – Solo così forse il sito potrà subire qualche intervento di manutenzione». Tra i punti inseriti nel patto per Catania, firmato proprio dal sindaco etneo insieme al presidente del Consiglio Renzi, non senza polemiche.