L’acqua a Catania si conferma, come sempre, un affare politico rovente. Sono trascorsi oltre due mesi dalla nomina di Fabio Fatuzzo a Commissario unico per la depurazione delle acque e delle sue dimissioni, annunciate, dalla presidenza della Sidra non c’è traccia. Del caso si sta occupando, attraverso un’interrogazione al ministro all’Ambiente, il deputato alla Camera […]
Sidra, il Pd non molla la presa su Fatuzzo. «Trantino si è accorto del doppio incarico?»
L’acqua a Catania si conferma, come sempre, un affare politico rovente. Sono trascorsi oltre due mesi dalla nomina di Fabio Fatuzzo a Commissario unico per la depurazione delle acque e delle sue dimissioni, annunciate, dalla presidenza della Sidra non c’è traccia. Del caso si sta occupando, attraverso un’interrogazione al ministro all’Ambiente, il deputato alla Camera e segretario del Partito Democratico in Sicilia Anthony Barbagallo.
«Il professore Fatuzzo, colonnello catanese di lungo corso, guida Sidra dall’ottobre del 2019 – si legge in una nota firmata da Maria Grazia Leone, segretaria provinciale del Partito Democratico a Catania – quando le dimissioni di alcuni componenti del cda determinarono la caduta dell’autonomista Vitale e sancirono una spaccatura nel centrodestra catanese. Ad agosto 2023 la sua nomina a commissario della depurazione è giunta direttamente da Roma, senza passare né da Palermo né dagli alleati di Forza Italia. Bene ha fatto il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, ad investire direttamente il ministro competente, Pichetto Fratin, con interrogazione parlamentare, affinché venga verificata l’incompatibilità fra le cariche».
«Fatuzzo ricopre al momento due ruoli in sospetto di incompatibilità oltre che di sicura inopportunità. Da un lato, guida la partecipata comunale che gestisce il Servizio Idrico integrato nell’ambito dell’area metropolitana di Catania ed in alcuni comuni limitrofi e, dall’altro, guida la struttura commissariale chiamata a risolvere le tante inadempienze in ambito depurativo e fognario per cui l’Italia è già stata sanzionata dall’Europa. Il sindaco, l’avvocato Trantino, si è accorto della situazione? Ha notato la coesistenza dei due incarichi in capo alla stessa persona o semplicemente si è limitato ad accettarne l’opportunità per fede romana?» Nella nota spazio anche al nodo consulenze, più volte finite al centro di approfondimenti da parte di questo giornale.