PD, elezioni dei segretari provinciali: ma i ‘megafonini’ di Crocetta & Lumia sono iscritti?

LA DOMANDA NON E’ OZIOSA, PERCHE’, L’ARTICOLO 4 DEL REGOLAMENTO PER I CONGRESSI DI CIRCOLO, PER L’ELEZIONE DELLE ASSEMBLEE E DEI SEGRETARI PROVINCIALI, APPROVATO DALLA DIREZIONE REGIONALE DEL 7 OTTOBRE SCORSO RICONOSCE IL DIRITTO DI ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO SOLO AGLI ISCRITTI AL PARTITO.

Con molte perplessità assistiamo divertiti alla divertente fase precongressuale del PD. La cosa più bella erano i comunicati dei renziani siciliani – negli ultimi giorni ridotti, se non scomparsi – impegnati a coniugare lo spirito di ‘rottamatori’ del Sindaco di Firenze con la difesa delle clientele del Governo di Rosario Crocetta, del senatore Giuseppe Lumia e di Confindustria Sicilia.

Non sappiamo, anche se possiamo immaginarlo, su quale terreno Lumia e i renziani siculi abbiano trovato l’accordo con gli arrampicatori sociali e gli arrampicatori degli specchi di scuola renziana. Ma ci dicono che tale accordo prevede anche, da parte di queste due ‘anime’ del PD, una comune battaglia politica in occasione delle elezioni per le segreterie provinciali.

Il terreno, a questi punto, per noi diventa di difficile ‘lettura’. Di fatto, i militanti del Magafono – che, tra le altre cose, credono di militare in un Movimento politico autonomo – dovrebbero recarsi in massa a votare per i candidati renzian-crocettiani alle nove segreterie provinciali del Partito Democratico siciliano. Con in tasca quali tessere?

Eh già, perché ci siamo ricordati un particolare che rende l’alleanza di potere tra renziani siciliani da una parte e Crocetta, Lumia e Confindustria Sicilia dall’altra parte quanto meno problematica. Ci siano ricordati che l’art.4 del Regolamento per i Congressi di Circolo, per l’elezione delle Assemblee e dei Segretari Provinciali approvato dalla Direzione regionale del PD siciliano del 7 ottobre 2013 riconosce “diritto di elettorato attivo e passivo ai soli iscritti al Partito Democratico”.

A questo punto vorremmo rivolgere una domanda a Crocetta, a Lumia e al neo Partito di Confindustria Sicilia: tutti gli iscritti al Megafono – perché nel Megafono ci sono gli iscritti – si iscriveranno, contemporaneamente, al PD per poter sostenere i canditati Renzian-crocettian-lumiani nelle corse per le segreterie provinciali del Partito Democratico? Oppure, a ‘umma ‘umma, il tesseramento è già avvenuto, come si faceva nella vecchia Dc?

La domanda non è peregrina. Perché fino ad oggi il Megafono ha vissuto all’insegna dell’ambiguità. Ricordate cosa ha detto la scorsa settimana il presidente Crocetta quando il segretario regionale, Giuseppe Lupo, intimava al presidente della Regione e ai suoi seguaci di chiudere il gruppo parlamentare del Megafono all’Ars e di entrare nel PD? “Malafarina non è del PD”, ha detto il governatore a proposito dell’onorevole Malafarina.

In questa frase del presidente Crocetta c’è tutta l’ambiguità politica di Lumia, che è la vera anima di questa sceneggiata chiamata Megafono. Ai militanti di questo Movimento che non hanno nulla a che vedere con il PD – e che in molti casi non vogliono avere a che fare con il PD – Lumia e Crocetta dicono che il Megafono è ‘autonomo’.

A Roma, invece, nel presentare il Megafono ai dirigenti nazionali, Lumia e Crocetta dicono l’esatto contrario: dicono, cioè, che il Megafono è una ‘costola’ del PD. E precisano che è un Movimento che dovrà federarsi al PD.

Ora, però, come dicono dalle nostre parti, semu a’ strinciuta: c’è da eleggere i segretari provinciali del PD: e questi possono essere eletti solo da chi ha la tessera del Partito Democratico. Che succederà? Ci sarà un’iscrizione in massa del ‘megafonini’ o sono già stati iscritti ‘alla democristiana’?

La vicenda è divertente. Perché a Crocetta, a Lumia e agli assessori regionali, sempre per dirla come si dice dalle nostre parti, a ura ‘i nesciri picciuli ci vennu ‘i stinnicchi: quando c’è da tirare fuori soldi vengono assaliti dagli svenimenti. Basti pensare al fatto che presidente della Regione e assessori di area PD, fino a un paio di mesi addietro, non avevano pagato le quote che dovrebbero pagare, secondo quanto prevedono le ‘regole’ del Partito, coloro i quali ricoprono incarichi di governo.

Un paio di mesi fa tra Crocetta e i quattro assessori di ‘area’: Nelli Scilabra, Nino Bartolotta, Luca Bianchi e Mariella Lo Bello, l’unica ad aver ‘cacciato’ i soldi, a quanto pare ad Agrigento, era quest’ultima. Degli altri quattro, a luglio, si sapeva solo che dovevano versare al Partito 13 mila e 500 euro cadauno.

Da allora sono passati quasi tre mesi e non abbiamo più notizie dei piccioli. Ma supponiamo che abbiano pagato: perché se non hanno pagato non possono votare né per le segreterie provinciali, né per la segreteria regionale.

Siamo proprio curiosi di vedere come andrà a finire.

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]