Nella città dello Stretto, ma anche a Enna, dove il partito è commissariato, il tesseramento è preceduto dalla raccolta di informazioni che verranno verificate a livello centrale. Probabile l'esclusione di alcuni consiglieri comunali, così come dei deputati Genovese e Rinaldi che sarebbero in avvicinamento al centrodestra
Pd, a Messina solo iscrizioni vigilate da Roma Da 15mila a 350 tessere. «Nel 2014 numeri falsi»
Non tesseramento, ma iscrizioni. Oggi e domani a Messina il popolo del Pd post Genovese è chiamato alla conta nei banchetti allestiti in città e provincia. Uno quello a piazza Cairoli, più altri 31 punti disseminati nel distretto. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla probabile esclusione di illustri nomi come Genovese e Rinaldi, il responsabile messinese del tesseramento, Alessandro Russo, ha girato a Roma le questioni dei due deputati, nazionale il primo, regionale il secondo. Entrambi sono stati rinviati a giudizio nell’inchiesta sulla formazione professionale. Quindi sarebbero già fuori dal tesseramento come disposto dal regolamento nazionale del Pd. In bilico ci sono anche alcuni consiglieri comunali in città e provincia.
La decisione capitolina è stata quella di adottare nelle sedi commissariate del Pd, come Messina ed Enna, non il tesseramento diretto, ma solo l’iscrizione. «Intanto ci prendiamo le preiscrizioni senza i 15 euro di offerta e poi valuteremo se sarà il caso di escludere qualcuno», spiega Russo. In questo weekend chi vorrà potrà quindi recarsi al banchetto, lasciare la propria anagrafica e manifestare la volontà di far parte del Partito democratico. Sarà poi la direzione nazionale a valutare se escludere qualche potenziale tesserato. Secondo le stime di Russo le iscrizioni saranno circa 350. Numeri ben lontani dai quindicimila tesserati del 2014 che, però, hanno portato all’attuale commissariamento. «I numeri erano falsi – sottolinea Ernesto Carbone, commissario del Pd di Messina – non c’era anagrafica e abbiamo accertato che alcuni dei circoli erano finti».
Sembra certo che di Genovese e Rinaldi non si vedrà nemmeno l’ombra. Così come per diversi consiglieri comunali. E questo già da lunedì potrebbe cambiare la geografia politica in consiglio comunale, dove il Pd potrebbe perdere la sua maggioranza relativa. «Di questa situazione parleremo la prossima settimana», taglia corto Carbone. Che, sull’eventuale tesseramento di Genovese e Rinaldi, aggiunge: «Se si presenteranno, valuteremo la loro posizione. Al momento il primo è sospeso dal Pd». Sul futuro dei due big del Pd, voci insistenti li vedrebbero in rotta di avvicinamento ad altre formazioni di centrodestra, in particolare Forza Italia. Ovviamente dagli interessati nessuna conferma.