Patto per Palermo, si inizia a fare sul serio La roadmap degli interventi attesi nel 2018

Il nuovo tram. La greenway. I due poli scolastici a nord e a sud. L’illuminazione artistica del percorso Unesco. L’estensione del wi-fi pubblico gratuito. Dopo essere rimasto per alcuni mesi sulla carta il Patto per Palermo inizia a muovere i primi passi e si appresta a cambiare letteralmente i connotati alla città. Nelle ultime settimane, infatti, si sono insediate una dopo l’altra le prime quattro commissioni per i concorsi internazionali di progettazione. La quinta, per la gara Luci sull’arte, terrà la prima seduta pubblica il 22 febbraio mentre la giunta ha approvato una delibera sulla connessione internet free in centro e sulla videosorveglianza in via Maqueda.

I binari in via Ernesto Basile e in via Libertà, le luci sui monumenti più belli, una pista ciclabile da Palermo a Monreale, due istituti scolastici che seguiranno i ragazzi delle periferie estreme dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria inferiore: tutto scritto nero su bianco nell’intesa firmata col governo Renzi ad aprile 2016. L’ultima selezione di idee pubblicata sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano – che il Comune utilizza grazie ad una convenzione – riguarda «l’elaborazione di un concept di illuminazione e relativa progettazione» per i beni monumentali che fanno parte dell’itinerario arabo-normanno: Palazzo dei Normanni (sia sul lato di piazza del Parlamento che su quello di piazza Indipendenza tranne i Bastioni), Cappella Palatina, Cattedrale, San Giovanni degli Eremiti, la Martorana, San Cataldo, la Zisa (fronte giardino) e il Ponte dell’Ammiraglio. Il Patto finanzia con un milione il primo stralcio del progetto complessivo, che ne costa in tutto tre.

Come per gli altri concorsi internazionali anche in questo caso gli step saranno due, entrambi in forma anonima. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte è fissato al 21 febbraio alle 16. L’indomani alle 9.30 la prima seduta pubblica della commissione (all’ex Noviziato dei Crociferi) con l’esame delle documentazioni. Il 22 marzo a mezzanotte una prima scrematura dei candidati con la scelta dei cinque migliori progetti, che dovranno essere aggiornati in base ai dubbi sollevati durante la prima fase e ripresentati entro il 29 maggio alle 16. La commissione sarà composta da cinque membri: il presidente, l’ingegnere comunale Sergio Romano, e i componenti Davide Groppi, l’architetto Giovanni Pasca Raymondi, il commercialista Massimo Miani e l’ingegnere Salvatore Tucci, più due supplenti, l’ingegnere Giuseppe Feligioni e il commercialista Andrea Foschi. Il vincitore del concorso riceverà un premio di 20mila euro, 10mila al secondo, 5mila al terzo e 3mila agli altri due.

L’illuminazione artistica del percorso Unesco è appena il quinto progetto messo a gara di un Patto che ammonta alla cifra monstre di 770 milioni. L’opera più ingente sono sicuramente le nuove linee del tram. Il concorso internazionale emanato a settembre dall’Area Tecnica della Riqualificazione Urbana e delle Infrastrutture riguarda sia il progetto complessivo (sei nuove linee che uniranno la città da Mondello a Bonagia, valore 657 milioni) sia il primo stralcio (da 200), che poi è quello finanziato dall’intesa con il governo nazionale: le tre linee circonvallazione-Orleans, Stazione Centrale-Libertà-stadio e Notarbartolo-Duca della Verdura. Costo: quasi 200 milioni. Per le altre tre linee (Stazione Centrale-Bonagia, Stazione Centrale-Duca della Verdura e Croce Rossa-Mondello-Sferracavallo) le risorse non sono state ancora trovate.

Il 7 dicembre la commissione presieduta da Mario Li Castri ha trovato sul proprio tavolo nove proposte progettuali, tutte ammesse con riserva dopo un primo esame della documentazione. Il 22 gennaio saranno comunicate le cinque proposte ammesse alla seconda fase, quella della progettazione vera e propria. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte della seconda fase è il 28 marzo, quindi in primavera si dovrebbe conoscere il vincitore, che riceverà un premio di 100mila euro e la possibilità di progettare tramite procedura negoziata anche le altre tre linee per il momento scartate per mancanza di fondi.

Il 12 dicembre si è insediata invece la commissione per la greenway guidata da Marisa Bellomo. Il progetto di un percorso ciclopedonale da Palermo (con partenza alla Stazione Notarbartolo) a Monreale vale 4,7 milioni e le proposte presentate sono state dodici, di cui due subito scartate per problemi con la documentazione. Il 22 gennaio si conosceranno i migliori cinque progetti che accederanno alla seconda fase e l’11 maggio verrà comunicato il vincitore del concorso, che incasserà un premio di 40mila euro. Intervento chiama intervento: la greenway passerà dal nascente parco di Villa Turrisi, inserito nel nuovo piano regolatore ma non ancora istituito ufficialmente.

Nei due giorni successivi è stata la volta delle commissioni per i poli scolastici onnicomprensivi innovativi nell’area sud e nell’area nord. La scuola sud sorgerà in via Galletti e costerà 14 milioni e mezzo per tre sezioni di scuola dell’infanzia, 10 sezioni di scuola elementare e 15 classi di scuola media inferiore. La commissione è presieduta dall’architetto Roberta Romeo. Anche questo concorso finirà in primavera con la presentazione delle cinque proposte finaliste prevista entro l’11 aprile e un premio per il vincitore di 50mila euro. Il 14 dicembre è stata la volta della commissione per il concorso della scuola nord, che verrà costruita in via Venere per una spesa di 16,5 milioni e un premio di 50mila euro per il vincitore. Ospiterà quattro sezioni di scuola dell’infanzia, dieci sezioni di scuola elementare e quindici classi di scuola media inferiore. Date pressoché identiche: l’ultimo step è il 12 aprile, termine per la ricezione delle proposte progettuali per la seconda fase. Al momento sono ben 49 quelle arrivate alla commissione guidata dall’architetto Paolo Porretto, di cui una subito scartata.

Dal fondo di 2,7 milioni denominato Smart City Network – Palermo Connessa la giunta Orlando ha prelevato circa 300mila euro per portare il wi-fi in undici immobili comunali (Gam, Villa Niscemi, Villa Trabia, Archivio Storico, Palazzo Gulì, Biblioteca Comunale, Porta Felice, Suap, complesso ex Teleco di via Ugo La Malfa, Museo Pitrè e assessorato alla Pubblica Istruzione) e installare 30 telecamere di videosorveglianza nel tratto di via Maqueda tra la Stazione Centrale e corso Vittorio Emanuele. E nell’infornata di delibere di fine anno é arrivato il benestare della giunta per altri piccoli lavori nelle aree verdi e nelle ville storiche, nelle zone degradate e al Padiglione 16 della Fiera del Mediterraneo. 

Tra le altre grandi opere del Patto vale la pena menzionare lo svincolo Perignano finanziato per 4,6 milioni più 22,1 milioni ex AgenSud, 2,4 stanziati dal Cipe nel 1993, 336mila euro ancora da risorse ex AgenSud e 663mila dal Comune, per un importo totale di 31,1 milioni; il raddoppio del Ponte Corleone (il Patto finanzia 5,3 dei 17 milioni necessari, gli altri 11,6 arrivano dai fondi ex AgenSud); il consolidamento delle pareti rocciose di Monte Pellegrino sovrastanti le aree urbane di Vergine Maria e Addaura (30,5 milioni interamente coperti); il completamente del restauro del Teatro Massimo (19 milioni, 16,7 li mette il Patto). A disposizione anche tante piccole somme per gli eventi culturali come ad esempio le mostre allo Zac, l’Efebo d’Oro, Le Vie dei Librai, i 400 anni del Conservatorio Bellini, il Centro Internazionale di Fotografia, la Notte di Zucchero, le Vie dei Tesori, Una Marina di Libri, l’Opera Camion del Massimo o il Festival delle Letterature Migranti.  


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