Patto per il Sud, i progetti sul rischio idrogeologico Interessati tredici piccoli Comuni in cinque province

I progetti legati al rischio idrogeologico inseriti nel Patto per il Sud e già finanziati sono tredici, consultabili sul sito del Commissario straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico in Sicilia. Una figura istituita con ordinanza del Consiglio dei ministri nell’ottobre 2009, a seguito degli eventi alluvionali che hanno interessato Giampilieri e Scaletta Zanclea, nel Messinese.

Da allora è il Commissario straordinario il soggetto attuatore per la mitigazione del rischio legato a frane, smottamenti, esondazioni. In una parola, il rischio idrogeologico.

Online sono reperibili i decreti di finanziamento legati al Patto per il Sud, con piccoli e grandi progetti che interessano Comuni a macchia di leopardo, da Maletto a Furci Siculo, da Sant’Agata di Militello a Leni. Ma, secondo quanto denunciato dall’ordine dei geologi, senza un filo conduttore.

Tra i progetti già finanziati, ecco spuntare le «opere di consolidamento e a protezione dell’abitato» di Maletto, in provincia di Catania, «stralcio di completamento relativo alla zona R4 Rocca di Castello», per un importo complessivo di 1 milione 350mila euro. Ancora all’ombra dell’Etna, a Maniace, le «opere di difesa idraulica finalizzate alla protezione idrogeologica del centro abitato – contrada Cavallaro – impluvio secondario» sono state finanziate per 590mila euro. A Santa Caterina Villarmosa, nel Nisseno, saranno iniziati i «lavori di mitigazione del fenomeno franoso» per un finanziamento complessivo di 1 milione 298mila euro. Ancora nel Nisseno, a San Cataldo ecco il «consolidamento del centro storico (ex zona franosa) con interventi nella via Quatra e tratto Casale»: si tratta del secondo stralcio di completamento, per un importo di 826mila euro. Nella stessa provincia, questa volta a Resuttano, la «realizzazione del tratto di strada della via Colombo» è stata finanziata per 1 milione 270mila euro.

Nel Messinese, a Furci Siculo, ecco il «consolidamento e la sistemazione idraulica della strada di collegamento frazioni Grotte e Calcara e centro urbano della strada statale SS 114 Messina-Catania» per un totale 2 milioni 230mila euro. Ancora nel Messinese, a Sant’Agata di Militello, sono stati finanziati per un importo di 2 milioni 200mila euro, «lavori urgenti per la ricostruzione di un muro di sostegno distrutto sulla strada provinciale 162 del lungomare nel tratto compreso tra via Campidoglio e Vallone Posta». Ancora nella provincia di Messina, a Leni, ecco un progetto per il completamento dei «lavori di protezione e ripascimento della spiaggia Rinella». L’importo in questo caso è di 3 milioni 650mila euro. A Reitano, ancora, 2 milioni e 13mila euro per uno «stralcio dei lavori di completamento della via Archimede e piazza san Pietro a salvaguardia della parte a valle del centro abitato», mentre a Montalbano Elicona il «consolidamento del quartiere Serro a ridosso della strada di accesso alla via Sant’Antonio e al cimitero del centro urbano» è stato finanziato per 1 milione 569mila euro. A Casalvecchio Siculo, infine, la «mitigazione delle cause che provocano il rischio idrogeologico del centro storico tra via Sant’Onofrio e via Leto» ha ottenuto poco meno di 500mila euro.

A Villafranca Sicula, nell’Agrigentino, 1 milione e 300mila euro è stato destinato ai «lavori di regimazione delle acque a monte del centro abitato in contrada san Rocco». A Troina (Enna), infine, i «lavori di consolidamento del versante nord della Rocca San Pantheon a monte della via Madonna del Soccorso» sono stati finanziati per 1 milione 320mila euro.


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