Un progetto che ha per obiettivo favorire il turismo nel territorio comunale. A spese degli studenti delle scuole paternesi che, per visitare un lungo elenco di luoghi di interesse storico e artistico dovranno versare una sorta di ticket. «Pagheremo i voucher per i giovani che abbiamo formato», dicono dalla Pro loco
Paternò, un biglietto per i Beni culturali «Solo quattro euro per pagare le guide»
Ha scatenato una vera e propria babele di polemiche il progetto promosso dall’amministrazione comunale di Paternò per tentare di favorire il turismo nel territorio comunale. Il Comune, la Pro loco e i dirigenti delle scuole cittadine hanno raggiunto un’intesa: un’iniziativa per le scuole, che prevede l’organizzazione di visite didattiche dedicate agli studenti. A pagamento. Gli alunni delle scuole paternesi di ogni ordine e grado, a fronte di un contributo di quattro euro a persona, avranno la possibilittà di visitare, insieme agli accompagnatori della Pro loco, i luoghi di maggiore interesse della città.
«Un itinerario turistico pensato proprio per i più giovani – lo descrive Valentina Campisano, assessora alla Pubblica istruzione -. I giovani visitatori potranno comprendere e ammirare la collina storica, con il castello Normanno e il museo multimediale Terra di acqua e fuoco, le Salinelle, di recente proclamate geosito di importanza mondiale, nonché il vicino museo della Civiltà contadina. Il tour si conclude con la visita della casa-museo del Cantastorie, allestita all’interno del Piccolo teatro di Paternò».
Tuttavia l’idea che gli studenti paternesi debbano pagare quattro euro per conoscere le ricchezze del proprio territorio non è stata ben digerita. «Sinceramente credo che per noi ragazzi di Paternò si sarebbe potuto fare uno strappo alla regola – sostiene Luisa, studentessa del quarto anno del liceo – Non tanto per noi liceali, ma quanto meno un occhio di riguardo per i più piccoli, quelli delle elementari, così potranno conoscere le bellezze paternesi». Di parere opposto una insegnante della scuola materna: «Noi quando andiamo fuori, nei paesi limitrofi, paghiamo per visitare musei o altro ancora. Quindi non vedo tutta questa differenza».
Attacca l’amministrazione il presidente della commissione Bilancio Nino Valore: «Si tratta di un progetto lodevole sia per quanto riguarda l’obiettivo di valorizzare il turismo sia per incentivare l’occupazione – spiega Valore – Quello che noi critichiamo è il fatto che le scolaresche di Paternò debbano pagare per avere informazione sui beni paternesi». Secondo il consigliere comunale, «sarebbe stato opportuno che il Comune pagasse una parte del biglietto».
Un’obiezione alla quale risponde l’assessora Campisano: «Il Comune non percepirà un euro da questo progetto, abbiamo lavorato in sinergia con scuole e associazioni. La maggior parte degli istituti ha aderito, mentre chi non lo ha fatto è libero di andare a visitare i siti in modo gratuito ma senza la presenza delle guide». Che verranno tutte dalla Pro loco. «Stiamo dando vita a un progetto importante per la nostra terra», replica Salvina Sambataro, presidente della Pro loco. «Il contributo di quattro euro serve a liquidare i voucher alle 15 guide, tutti giovani di Paternò che noi abbiamo formato. Chi non vuole versarli, può comunque fare le visite a offerta libera».