L'idea è nata in collaborazione tra il liceo artistico e il locale Archeoclub e una volta ultimata verrà donata all'amministrazione comunale. Per la realizzazione potrebbero servire tra i 20 e i 30mila euro. Coinvolta anche la Soprintendenza dei beni culturali
Paternò, studenti a difesa degli scavi archeologici Progetto per nuova copertura contro il vandalismo
La sezione Ibla Major di Paternò dell’Archeoclub d’Italia e il liceo artistico Mario Rapisardi hanno unito le forze per salvare i resti degli scavi archeologici di età greco-romana trovati davanti alla Chiesa di Cristo al Monte sulla Collina storica. L’iniziativa è nata nell’ambito di un progetto scuola-lavoro. Salvare i reperti trovati oltre una decina anni addietro, ossia tre arcate della cisterna d’epoca romana e il sovrastante pavimento denominato insigninum dalle mani dei vandali. Per rendere visibile il ritrovamento fu realizzata una copertura in lastre di plexiglass sostenuta da una base in metallo. La protezione, però, più volte è stata danneggiata lasciando scoperto lo scavo archeologico. L’interno, molto spesso ricoperto da erbacce e spazzatura, in più di una circostanza è stato ripulito dai volontari.
Cosi per salvare il salvabile l’Archeoclub e gli studenti del Mario Rapisardi hanno immaginato una nuova copertura. L’idea è stata comunicata anche al Comune e alla Soprintendenza ai Beni culturali. Il progetto sarà donato all’Amministrazione e sottoposto alla valutazione della sovrintendenza «per eventualmente renderlo esecutivo e per risolvere le criticità emerse dall’attuale copertura». Nei giorni scorsi un sopralluogo è stato effettuato alla presenza del presidente dell’Archeoclub Francesco Finocchiaro, degli studenti della III L del Liceo Mario Rapisardi, accompagnati dai docenti Maria Grazia Cammisa, Giuseppe Scravaglieri e Maria Rossa Russo, nonché Michela Ursino, in rappresentanza della Sovrintendenza.
«Con questo progetto si vuole proteggere gli scavi dagli atti vandalici e dalle piante infestanti – dice Francesco Finocchiaro a Meridionews – e rendere fruibili sul piano visivo alcune sue parti di esso. Il progetto prevede l’eliminazione di alcune criticità: ossia riduzione della superficie vandalizzabile e la realizzazione di una serie di telescopi con cui poter osservare precisi punti dello scavo archeologico; ci sarà una nuova copertura opaca e calpestabile». I ragazzi del liceo ha sottolineato Finocchiaro stanno procedendo a una esplorazione progettuale: «Un progetto pilota che sarà presentato a luglio al seminario di architettura internazionale di Camerino», ha detto Finocchiaro. Per la realizzazione potrebbero bastare tra i 20 e i 30mila euro.