I disagi di sono manifestati all'alba di oggi, quando le vasche comunali di raccolta di sono svuotate completamente. Senz'acqua è rimasta circa l'80 per cento della popolazione. I problemi - in via di risoluzione - riguardano tre dei sei pozzi che servono il Comune dell'hinterland etneo
Paternò, rubinetti a secco da 24 ore Guasti elettrici e falle nelle condotte
Rubinetti a secco a Paternò. Da oltre 24 ore buona parte del Comune, all’incirca l’80 per cento della popolazione, è rimasta senz’acqua. A determinare il disagio per i cittadini una serie di guasti di natura elettrica e di falle nella condotta principale che hanno interessato tre pozzi dei sei esistenti (Raffo 1, Raffo 2, Acque Nord, Di Natale, Currone, San Vito). Nel dettaglio il problema elettrico ha coinvolto il tratto dei cavi Enel che alimentano le pompe di sollevamento dei pozzi di Raffo 1 e Raffo 2, i due siti al confine tra i territori di Paternò e Belpasso; il terzo non operativo è quello di Acque Nord di via Alcide De Gasperi, la cui operatività è stata sospesa in quanto è stata rilevata una grossa falla nella conduttura porta al serbatoio comunale.
I problemi per i cittadini si sono manifestati all’alba di oggi, ossia nel momento in cui le diverse vasche comunali di raccolta si sono svuotate nel corso della notte. I guasti si sarebbero verificati nel pomeriggio di ieri. Secondo Giuseppe Rapisarda, presidente dell’Ama, l’azienda che gestisce i servizi di approvvigionamento idrico in città, nella giornata di domani tutto potrebbe tornare alla normalità: «I tecnici Enel già dalla prima mattinata di oggi erano al lavoro per individuare esattamente la zona del guasto e di conseguenza procedere alla sua riparazione», afferma Rapisarda. «Per il pozzo di Acque Nord il proprietario si è già attivato nei lavori di sostituzione del tratto della condotta principale danneggiata».
A soffrire i disagi maggiori sono stati soprattutto i residenti dei popolosi quartieri Scala Vecchia, Sardegna, Coniglio e Purgatorio. Problemi per le famiglie, ma anche per esercizi commerciali o studi professionali privi di vasche di raccolta. Disservizi limitati, almeno per oggi, per le diverse scuole di ogni ordine e grado.