Si sarebbe improvvisato medico e, utilizzando farmaci rubati in ambito ospedaliero, avrebbe praticato aborti clandestini nella sua abitazione alla modica cifra di 100 euro. Sembra una storia d’altri tempi, invece è successo nel 2013, a Paternò, dove i carabinieri hanno arrestato Pasquale Mario Garraffo, pregiudicato di 56 anni, per esercizio abusivo della professione, ricettazione e truffa. Le manette per l’uomo, che di professione faceva l’autista per un servizio privato di autoambulanze, sono scattate a seguito della denuncia di una della sue vittime, una 29enne straniera residente nel paternese, che dopo un corsa in ospedale, ha raccontato tutto alle forze dell’ordine.

La vicenda ha inizio nel marzo scorso quando la donna si sarebbe sottoposta ad una lavanda vaginale praticatale dal medico improvvisato in cambio di denaro, che avrebbe dovuto indurle un’interruzione di gravidanza entro 48 ore. Ma la notte seguente, mentre si trovava in una discoteca vicino Messina, la ragazza è stata colta da un forte malore ed è stata ricoverata d’urgenza in ospedale con acuti dolori nella zona pelvica. Superata la brutta avventura, la 29enne, che nel frattempo aveva accertato di essere ancora incinta, ha denunciato Garraffo alle forze dell’ordine. Avviate le indagini, durante una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, i carabinieri di Paternò hanno trovato i farmaci, ad esclusivo uso ospedaliero, che l’uomo avrebbe utilizzato per praticare l’aborto. Elementi che avrebbero confermato l’accusa di esercizio abusivo della professione, insieme ad un’altra per ricettazione, in quanto le prestazioni venivano svolte dietro compenso con medicinali rubati.

Secondo gli inquirenti, la 29enne straniera, che vive in Italia da 16 anni e ha già due figli di sette e quattro anni, non è stata l’unica vittima degli aborti clandestini praticati dal falso medico. «Il numero delle persone che abbiano fruito delle prestazioni resta finora sconosciuto – spiegano i carabinieri in una nota diffusa alla stampa – sebbene sia stato accertato un simile caso in cui è stata coinvolta una donna rumena 22enne». Adesso Garraffo, su ordine del Gip del Tribunale di Catania che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti, è stato rinchiuso nel carcere di piazza Lanza.