Considerato il periodo estivo e le ferie del personale, l'Asp etnea ha deciso di unire il reparto paternese con quello del vicino nosocomio. Solo fino al 30 settembre, promettono. Ma dal comitato civico Difendiamo l’ospedale sembrano crederci poco. Il sindaco: «Asp mantenga impegni e ampli il pronto soccorso»
Paternò, pediatria accorpata a Biancavilla Cittadini: «Sembra una chiusura anticipata»
Reparto di pediatria dell’ospedale Santissimo Salvatore off-limits: da lunedì, al massimo il giorno successivo, non saranno più ricoverati bambini nel reparto paternese. Tutto sarà trasferito in quello del Maria Santissima Addolorata di Biancavilla. Un accorpamento che sa tanto di chiusura anticipata per la pediatria paternese, secondo quanto disposto dal decreto assessoriale sulla Sanità siciliana che prevedeva, oltre alla chiusura del punto nascita avvenuta già dallo scorso primo di marzo, anche quello della pediatria. Una decisione che ha allarmato ancora di più i componenti del comitato civico Difendiamo l’ospedale che da mesi stanno lottando per non veder chiuso il nosocomio paternese.
L’Asp etnea tuttavia minimizza l’accaduto, parlando non di chiusura, ma di accorpamento per il periodo estivo, fino al 30 settembre. «Non è possibile gestire due reparti – dichiarano dall’ufficio Stampa Asp – quando, visto il periodo, medici e infermieri sono in ferie. La pediatria paternese resta funzionante sia come ambulatorio che come pronto soccorso». Sulla carta la pediatria di Paternò ha quattro medici, di cui, allo stato attuale, uno in ferie e un altro in malattia. Rimangono soltanto due pediatri a disposizione; da qui la decisione dell’Asp di razionalizzare il personale medico e paramedico. Ma i componenti del comitato Difendiamo l’ospedale vedono un primo passo verso la definitiva soppressione del reparto, il quale solo nel 2014 ha avuto oltre 600 ricoveri.
«La direzione sanitaria ci ha assicurato che il servizio di prima assistenza pediatrica nell’ospedale paternese resterà attivo e provvederà, in caso di necessità, a predisporre il ricovero dei pazienti a Biancavilla – spiega il sindaco Mauro Mangano – Tuttavia, considerati i bisogni del nostro territorio, esigiamo che l’Asp mantenga gli impegni presi, che riguardano innanzitutto l’ampliamento dei locali del pronto soccorso, per consentire un migliore funzionamento del presidio».