Paternò, ospedale dice addio a chirurgia Asp: «Non ci sarà riduzione di funzioni»

L’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò dice addio alla chirurgia come unità complessa e all’otorinolaringoiatria. Così stabilisce un provvedimento firmato dal direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, lo scorso 12 dicembre in merito alla ricollocazione dei direttori delle unità operative complesse soppresse che erano state inglobate nei dipartimenti di Chirurgia. Si tratta di chirurgia generale di Paternò, chirurgia generale di Militello, ortopedia di Bronte, otorinolaringoiatria di Paternò, e del dipartimento di medicina generale di Giarre

In sostanza, le varie unità assumono il rango di unità operativa semplice. La chirurgia dell’ospedale Santissimo Salvatore di Paternò non sarebbe più operativa 24 ore su 24. Dunque, resterebbero soltanto gli interventi chirurgici programmati e qualsiasi urgenza sarebbe dirottata su Biancavilla. Il direttore generale dell’Asp ha replicato specificando che «nell’atto aziendale, deliberato nel maggio del 2017, sono state chiaramente definite le unità operative complesse e semplici, che avrebbero assicurato l’assistenza nel comprensorio di Paternò, Biancavilla e Bronte. A tutti i sindaci è stata data piena partecipazione». 

Per quanto riguarda l’assegnazione delle risorse economiche per l’ospedale, Giammanco che evidenziato che «oltre agli investimenti richiesti e assegnati dall’assessorato regionale alla Salute per l’area dell’emergenza-urgenza, esiste anche una programmazione di investimenti per l’ospedale che prevede interventi strutturali e tecnologici per 1,8 milioni di euro e 1,7 milioni di euro direttamente reperiti su fondi aziendali. Nessuna riduzione di funzioni assistenziali e nessuna riduzione nell’offerta dei servizi». Stando a quanto afferma il direttore generale dell’Asp si tratterebbe piuttosto di una riorganizzazione «già da tempo condivisa. Nel nuovo atto aziendale, l’ortopedia – conclude – viene recuperata pienamente alle funzioni di struttura complessa. Neanche la chirurgia e l’otorino sono in riduzione di attività».


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A stabilirlo sarebbe stato un provvedimento firmato dal direttore generale dell'azienda ospedaliera catanese, Giuseppe Giammanco, lo scorso 12 dicembre che riguarda la ricollocazione della direzione delle unità operative complesse. «Nessuna carenza nell'offerta dei servizi, si tratta solo di una riorganizzazione», spiega

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