Il primo cittadino Nino Naso con un messaggio video ha annunciato i nuovi provvedimenti per contenere l'aumento dei casi di coronavirus in città. «Uno va al bar, nel negozio, e poi torna a casa», è il monito
Paternò, ordinanza del sindaco contro stazionamenti «Volete i controlli? Faremo multe a chi si ferma in giro»
«Mi chiedete i controlli? Lo faccio. Non si potrà più stazionare, sennò saranno multe». La decisione è stata presa dal sindaco di Paternò Nino Naso che con un messaggio video ha annunciato la firma di un’ordinanza che vieta di fermarsi nei luoghi pubblici della città, a partire dalle piazze, ma che riguarderà anche le vicinanze dei negozi. «Uno va al bar, nel negozio, e poi torna a casa», è il suggerimento del primo cittadino che poi lancia l’ennesimo appello alla responsabilità per evitare che ad ammalarsi siano amici e parenti.
Quella di Naso è l’ultima iniziativa presa in quest’ultimo anno per fronteggiare la diffusione del virus a Paternò. In un paio di circostanze l’ordinanza ha disposto la chiusura delle scuole, anche in una fase in cui a livello nazionale era prevista la didattica in presenza per le primarie, elementari e le prime medie. Ciò aveva portato un gruppo di genitori a ricorrere al Tar ottenendo la sospensione della validità dell’atto.
A criticare l’ordinanza sono i partiti che non sostengono Naso. Nel mirino è stata la decisione di chiudere gli istituti scolastici per tre giorni, così da consentire una nuova sanificazione dei locali. «Sulle scuole si abbatte tutta l’inefficienza dell’amministrazione comunale nell’affrontare la pandemia – si legge in una nota a firma di Alleanza per Paternò, Movimento 5 Stelle, Diventerà bellissima, Forza Italia, Agire, Verdi, Articolo 1, Città Futura e Muoviti Paternò – Sono i nostri figli, sono le generazioni più giovani a essere costrette a subire il rito insopportabile della continua chiusura delle scuole che ha già causato gravi danni sotto il profilo formativo, educativo e psicologico: e, alla lunga, a pagare maggiormente sarà proprio chi proviene da contesti disagiati».
Intanto dall’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute emerge che nelle ultime ore in provincia di Catania ci sono stati 262 nuovi contagi. La provincia con la maggiore diffusione si conferma, come da settimane a questa parte, Palermo, dove le infezioni diagnosticate sono state 431. Gli ultimi dati danno la Sicilia (1148 nuovi casi) la quarta regione italiana per contagi, dietro a Campania, Lombardia e Puglia. Nelle ultime 24 ore ci sono stati anche 36 decessi.