«Non possiamo rischiare con la salute dei bambini». Lo dicono i consiglieri comunali che sono andati in sopralluogo nelle scuole paternesi. Tra caloriferi guasti e intonaci che si staccano, la situazione in diversi plessi è drammatica. E i genitori sono sul piede di guerra. «In classe con le coperte di lana», raccontano
Paternò, mancano soldi per i riscaldamenti Nelle scuole si fa a rotazione in aule fredde
La mancanza di soldi del Comune potrebbe mandare su tutte le furie le mamme dei bimbi del circolo didattico Virgillito di viale Kennedy, a Paternò. Gli uffici comunali hanno risposto con un «no» secco alla proposta di destinare i fondi necessari all’acquisto di 12 termo-convettori, necessari a sostituire quelli guasti. Il freddo nelle aule, però, si fa sentire. E i genitori hanno mandato i figli a scuola con plaid e coperte di lana. In attesa di decidere se tenerli a casa, magari per diversi giorni, fino al momento della fine dei problemi. La soluzione potrebbe arrivare a breve, perché la giunta comunale ha approvato una delibera per l’acquisto dei caloriferi necessari.
La commissione consiliare alla Pubblica istruzione, assieme ai funzionari municipali Eugenio Ciancio e Alberto Chiavetta, nel frattempo, è andata in visita proprio alla Virgillito per incontrare il dirigente scolastico Alfio Ciccia. Secondo Ciancio, un tecnico di una ditta esterna «ha effettuato un sopralluogo e ha visionato i 24 caloriferi della scuola. Ben 12 di essi sono stati sistemati e rimessi in funzione. L’altra metà invece è da rimpiazzare perché i motori non emanano più calore». Secondo il preventivo fornito, l’acquisto di nuovi strumenti costerebbe ottomila euro. «Non possiamo rischiare con la salute dei bambini – afferma Alfio Virgolini, componente della commissione – Se fosse necessario si farà un debito fuori bilancio. I genitori devono comprendere che la burocrazia ha una certa lungaggine, quindi se si dovesse procedere all’acquisto tra l’ordine fatto all’azienda e il montaggio dei convertitori potrebbero trascorrere più di dieci giorni». Dichiarazioni alle quali ha voluto replicare la delegazione dei genitori. «Già tre classi dell’infanzia da qualche giorno sono dimezzate – dicono – Il problema era noto da settimane, se non da mesi. Si sarebbe potuto risolvere molto tempo prima», sostengono i familiari dei bambini.
Ma la situazione non è drammatica solo alla Virgillito. Nel plesso di via Libertà del circolo didattico Giovanni XXIII in due aule della materna si è staccato l’intonaco dal tetto, finendo sulla rete di protezione. In questo caso, il pericolo sarebbe presentato dalle polveri sottili, che renderebbero concreto il rischio di allergie nei più piccoli. Per questo motivo, i bambini della materna sono stati trasferiti in un salone della scuola. Uno stanzone senza riscaldamento. Il sopralluogo della commissione, alla presenza dell’assessora al ramo Valentina Campisano, è servito alle rassicurazioni: entro dieci giorni il problema sarà risolto, garantisce l’esponente della giunta. E per il freddo? La soluzione trovata è la rotazione. A fare lezione nel salone gelido non saranno più le materne, ma i bambini delle prime classi. A combattere il freddo basteranno le stufe elettriche fornite dai genitori (o dalla scuola).
Temperature basse anche alla scuola media Virgilio di via Degli studi. In cui il problema persiste da circa un mese. Le condutture interrate dell’impianto di riscaldamento sono ormai vetuste e già una prima parte della condotta è stata sostituita da una ditta specializzata. Ma non è bastato. Serviranno altri due giorni per concludere la manutenzione. Vanno a scuola con le coperte anche gli alunni di una classe del liceo scientifico Fermi. La dirigenza scolastica in questo caso ha dovuto informare i tecnici della ex provincia di Catania. Che dovrebbero attivarsi per riparare il climatizzatore.