Il rogo di probabile matrice dolosa è solo l'ultimo di una serie di atti vandalici all'edificio in corso Marco Polo. In attesa che accolga i bambini, a più di un anno della fine dei lavori, non è chiaro se a occuparsene dovrebbe essere il Comune oppure la ditta
Paternò, incendio nella struttura che aspetta di essere un asilo Già vandalizzata molte volte. «Manca l’allaccio alla corrente»
Un incendio di probabile matrice dolosa divampato ieri sera ha lambito l’immobile di corso Marco Polo a Paternò che, finito di costruire da più di un anno fa, aspetta ancora di diventare un asilo nido. Partite da una zona incolta all’esterno della struttura dal lato di via Messina, le fiamme sono arrivate a estendersi anche dentro il perimetro dell’edificio divorando le sterpaglie, costeggiando i muri e distruggendo alcune appliques. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento il rogo. Concluse le operazioni di spegnimento, i pompieri sono entrati per un sopralluogo e hanno trovato la struttura vandalizzata. E non è la prima volta: nel precedente raid, erano stati portati via materiale elettrico, rubinetteria e telecamere di videosorveglianza. Adesso, è stato razziato il resto dei sanitari, quasi tutti i condizionatori, gli infissi sono stati danneggiati e su una parete sono stati fatti molti buchi.
Tra un atto vandalico e l’altro, l’edificio non è ancora entrato in funzione per via del mancato allaccio alla rete elettrica e, intanto, ancora non è chiaro chi debba occuparsi dell’immobile che non è ancora entrato in funzione come asilo nido. Il Comune di Paternò oppure la ditta che ha vinto l’appalto e ha eseguito i lavori. «L’ufficializzazione della fine dei lavori è avvenuta nel novembre del 2019 – precisa a MeridioNews Giuseppe Giuffrida, il titolare della Edil Restauri – Poi, insieme all’ente comunale, abbiamo redatto un certificato di ultimazione dei lavori e consegnato al Comune il 6 febbraio del 2020. Da questa data – aggiunge Giuffrida – loro avevano un anno di tempo per effettuare il collaudo e prendere in carico l’immobile. Cosa che non è ancora avvenuta». Dagli uffici comunali ai Lavori pubblici, il geometra Giuseppe Paternò, ha confermato al nostro giornale che effettivamente la struttura non è stata presa in carico dall‘ente. Ma ha anche assicurato che per lunedì prossimo è prevista l’ennesima richiesta all’Enel di allaccio alla corrente elettrica. Costato oltre 550mila euro – di finanziamenti della Regione e di fondi comunali – la struttura, in attesa di ospitare i bambini, è già stata più volte oggetto di atti vandalici e furti.