Dopo la chiusura di Ferragosto due scuole, ospitate da un unica struttura in via Libertà, sono state prese di mira da alcuni ignoti. Nel plesso sono già presenti sistemi di videosorveglianza che però potrebbero non aver funzionato. Intanto, dall'interno, c'è chi chiede la sicurezza privata
Paternò, due istituti scolastici nuovamente vandalizzati La preside: «Tutte le istituzioni sanno ma non si fa nulla»
Ennesimo atto vandalico all’interno del plesso scolastico di via Libertà dove trovano ospitalità il secondo circolo didattico Giovanni XXIII e il comprensivo G.B. Nicolosi. Questa volta però i malviventi hanno davvero esagerato: sono stati rinvenuti armadi spaccati, banchi rovesciati, materiale didattico buttato a terra e distrutto (soprattutto quello in dotazione alle aule della materna); porte e maniglie rotte, lavagne Lim scarabocchiate, cosi come i muri e i pavimenti della scuola riportanti frasi oscene e senza senso. La scoperta dello scempio è stata fatta questa mattina all’apertura della scuola da parte del personale, rimasto quali sconcertato davanti a quanto trovato.
Non è possibile stabilire con certezza
il giorno in cui è stato effettuato il danneggiamento: non è da escludere però che la devastazione sia stata realizzata a più riprese. La struttura ha riaperto infatti dopo quasi dieci giorni di chiusura, coincidente con il periodo ferragostano. I danni, ingenti, sono ancora da quantificare. L’obiettivo primario dei dirigenti dei due istituti è quello di sistemare il tutto entro il prossimo 14 settembre, data d’inizio delle lezioni. Sul posto i carabinieri della compagnia di Paternò che hanno effettuato un primo sopralluogo. I militari dell’Arma potrebbero esaminare le immagini del sistema di video sorveglianza all’esterno della scuola che, però, potrebbe non essere stato attivato.
«Non so quanto finirà
questo scempio, forse solo nel momento in cui il Comune si sveglierà – ha esordito Margherita Nicolosi, vicaria del secondo circolo didattico Giovanni XXIII – e prenderà i giusti provvedimenti. Non si può lasciare morire una scuola, non vogliamo che il plesso di via Libertà sia una seconda Falconieri (scuola devastata negli anni, per la quale si sta investendo oltre un milione e cento mila euro per i lavori di ristrutturazione ndr)». Per Barbara Ciancitto, responsabile della G.B. Nicolosi all’interno del plesso di via Libertà, «stavolta hanno davvero esagerato. Tutti sono informati di quello che accade qua dentro. Non credo che nessuno possa fare nulla; chissà magari con il servizio di vigilanza privata qualcosa potrebbe cambiare».
Per
Mauro Mangano, sindaco di Paternò, la situazione non è cosi drammatica: «Da sempre le scuole sono state oggetto di atti vandalici e di furti – dichiara a MeridioNews – devo dire che da quando ci sono i sistemi di video sorveglianza qualcosa è cambiato in positivo; però spesso le intrusioni nelle scuole avvengono nel momento quest’ultime rimangono chiuse; sarebbe opportuno qualche operatore della fosse presente dentro l’istituto anche in questi casi». Ma il plesso di via Libertà non è stato l’unico a essere preso d’assalto. Nella settimana di Ferragosto qualcuno si è introdotto anche nel quarto circolo didattico M.Virgillito sito in viale Kennedy. Qui ignoti hanno messo a soqquadro diverse aule della materna ed elementari, distruggendo materiale didattico e armadi e rubando un proiettore. Anche su questa vicenda indagano i carabinieri della locale compagnia.