«Signori ladri, in una delle ultime visite con me si trovava mio figlio di 8 anni, che da allora si sveglia tutte le notti per paura». A scriverlo su un manifesto davanti alla sua tabaccheria è un commerciante di via Vittorio Emanuele. «Mi auguro che così qualcosa possa cambiare», afferma un parente del piccolo
Paternò, dopo 12 rapine lancia un appello ai ladri «Prima di agire, accertatevi che non ci sia mio figlio»
«Ai signori ladri che spesso vengono a trovarci, preghiamo loro di accertarsi, prima della prossima visita dell’eventuale presenza di bambini all’interno della tabaccheria, in quanto in una delle vostre ultime visite, con me si trovava mio figlio di 8 anni che da allora si sveglia tutte le notti piangendo perché ha paura dei ladri. Sicuro di una vostra comprensione vi ringrazio anticipatamente».
Un comerciante di Paternò ha scritto un vero e proprio appello indirizzato alla coscienza dei malviventi che negli ultimi 15 mesi lo hanno rapinato ben 12 volte.Il messaggio è comparso in due manifesti gialli appesi all’interno di una bacheca antistante la tabaccheria di via Vittorio Emanuele 134.
L’appello nasce dalla penultima rapina subita, circa 40 giorni fa, poco prima delle feste natalizie, nella quale un uomo armato di pistola e col volto coperto è arrivato all’interno del negozio dove si trovava il bambino. Lo shock è stato troppo forte, e il bambino da allora piange e dorme con difficoltà.
L’ultima rapina subita è stata sabato scorso: ad agire un rapinatore solitario col volto travisato e armato di pistola; sotto la minaccia dell’arma si è fatto consegnare il registratore di cassa contenente qualche centinaio di euro . «Credo che mia cognato abbia voluto lanciare una provocazione- ha affermato lo zio del bambino – mi auguro che qualcosa possa cambiare. Mio nipote ha davvero paura. Spero solo che i rapinatori abbiamo saputo raccogliere il messaggio che si è voluto trasmettere»