La commissione presieduta dal giudice Giorgio Marino ha concluso i suoi lavori. Con una sola modifica alla lista degli eletti, che riguarda Paternò on. Su Facebook, esulta il neo consigliere. Mentre sembrano arrendersi i gruppi che aveano richiesto i controlli a gran voce. «Difficile un ricorso al Tar», dice Paolo Di Caro
Paternò, completate verifiche sullo spoglio Cunsolo in Consiglio, estromesso Terranova
Le verifiche sulle preferenze relative alle amministrative di Paternò sono state ultimate. Con una sola modifica all’elenco degli eletti diffuso all’indomani del voto: per la lista Paternò on entra Tonino Cunsolo ed esce Orazio Terranova. Un esito che dunque non modifica di molto gli equilibri in aula (l’amministrazione Naso conta su una maggioranza di 14 consiglieri, contro i dieci delle opposizioni), né cambia il novero delle formazioni politiche che ottengono uno o più seggi. I controlli sono stati effettuati dalla commissione elettorale, presieduta dal giudice Giorgio Marino, che ha passato in rassegna verbali e registri delle sezioni elettorali. L’organismo è stato chiamato a sanare le contraddizioni esistenti tra i documenti e le schede elettorali effettive. A questo proposito, pochi giorni fa sono stati convocati i presidenti di 35 seggi elettorali su 47 sezioni.
Come detto, l’unico vero cambiamento riguarda la lista Paternò on. Al termine del nuovo conteggio perde il seggio consiliare Orazio Terranova, a cui in un primo momento era stato assegnato un numero di preferenze pari a 271. Ora sono 266. Al suo posto andrà Tonino Cunsolo, che in prima battuta era risultato essere il primo dei non eletti con 257 voti. Il nuovo computo dice che, in realtà, sono 281. Sul suo profilo Facebook il neo consigliere ha espresso soddisfazione: «Amici carissimi – scrive – con grande piacere vi comunico che a seguito di controlli elettorali svolti in questo mese successivo alle elezioni comunali, sono emerse delle rettifiche in mio favore. Tali assestamenti hanno determinato la mia elezione in Consiglio comunale».
ieri mattina la commissione ha presentato alla segreteria generale del Comune il plico contenente la relazione finale sul controllo dei verbali. «In sostanza non è cambiato nulla – dichiara Paolo Di Caro, il più votato della lista Patto popolare, che non raggiunge il cinque per centro per 82 voti –. Le incongruenze c’erano, ma alla fine per noi o per altri non è cambiato quasi nulla. Chiederemo l’acceso agli atti – conclude – ma comunque faremo ricorso al Tar». In base ai dati usciti dal voto dell’11 giugno, al senato cittadino andranno sei liste, le sole che hanno superato il quorum: si tratta di Presenti sempre, Nino Naso Sindaco, Paternò On, e ancora Paternò 2.0, Forza Italia, infine la lista del Movimento 5 stelle.