Lo «stato di insicurezza» dell'asse viario che collega i due Comuni etnei è stato documentato più volte. E basterebbero i continui incidenti stradali a ricordarlo. Ma adesso i Comuni che si affacciano su quel tratto di strada hanno deciso di unirsi in un accordo per metterla in sicurezza tutti insieme
Paternò-Adrano, un patto contro gli incidenti «Sicurezza sulla statale 284 è dovere di tutti»
Una collaborazione a 360 gradi tra i Comuni dell’hinterland catanese che vengono attraversati dalla strada statale 284, nel tratto Paternò-Adrano. Una sinergia di intenti che richiama, in un certo senso, il Patto del fiume Simeto. Che ha portato dieci amministrazioni del Catanese e dell’Ennese ad associarsi con lo scopo di ottenere fondi per la valorizzazione del territorio. Ma la collaborazione tra i Comuni di Paternò, Ragalna, Belpasso, Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano stavolta punta alla messa in sicurezza di quel tratto di strada statale che, giornalmente, è oggetto di transito di mezzi pesanti, autovetture, autobus diretti o per Catania o per Bronte.
Così domattina i presidenti dei consigli comunali si ritroveranno per firmare una alleanza per la condivisione di progetti a breve e medio termine. Tutti con l’obiettivo di migliorare la viabilità. «Abbiamo raccolto le segnalazioni di centinaia di utenti della strada – afferma Gabriele Gurgone di Santa Maria di Licodia – i quali hanno segnalato lo stato di insicurezza della statale. Una arteria viaria pessima sotto tutti i punti di vista». Sulla 284 si registrano ancora elementi di criticità: la mancanza di protezioni laterali per evitare attraversamenti di animali, il manto sconnesso nella quasi totalità della carreggiata, la segnaletica orizzontale e verticale assente o inappropriata, le carcasse di animali e la spazzatura che occupano i canali di deflusso delle acque piovane, le piazzole di sosta occupate interamente da materiale inerte o immondizia, i guardrail protettivi divelti o del tutto assenti, l’illuminazione inesistente se non in prossimità degli svincoli d’ingresso.
«La sottoscrizione di un documento unitario deve essere visto come il primo passo di una decisa presa di posizione di ogni singola comunità». I presidenti del consiglio hanno preparato un atto di indirizzo per le amministrazioni interessate affinché coordinino i progetti a breve termine. Almeno quelli finalizzati alla messa in sicurezza dell’asse viario nei tronchi di rispettiva competenza, impegnando le risorse necessarie per gli interventi. Il documento è stato inviato al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, al prefetto di Catania, al presidente dell’Anas, e alla Regione Sicilia. «Abbiamo un preciso dovere verso tutti i nostri cittadini – dichiara Laura Bottino, presidente del consiglio comunale di Paternò – È necessario unire le forze per trovare tutti assieme soluzioni concrete per migliorare la sicurezza su quella strada». Che conta, purtroppo, tanti incidenti e troppi morti.