La cosiddetta talpa è un macchinario enorme che sarà smontato e trasportato a Palermo un pezzo alla volta. Per dieci mesi scaverà una galleria di due chilometri. il ripristino del collegamento ferroviario con l'aeroporto dovrà attendere.
Passante, dal 26 aprile arrivano i primi pezzi della Tbm Scaverà il tunnel dalla Stazione Notarbartolo a De Gasperi
Arriva “Marisol”. Così è stata battezzata la talpa Tbm che sarà protagonista della nuova fase dei lavori del passante ferroviario nel tratto dalla Stazione Notarbartolo alla nuova fermata De Gasperi. Si tratta di un macchinario enorme, una fresa meccanica con una testa di oltre nove metri di diametro che dovrà scavare un tunnel di quasi due chilometri, tranne i primi 150 metri che saranno realizzati con scavo tradizionale. Per questo sarà smontata e trasportata a Palermo un pezzo alla volta, nelle notti dal 26 aprile in poi.
A Notarbartolo la Sis sta mettendo in piedi in questi giorni il carro ponte e la gru per il montaggio della Tbm. La talpa, oltre ad eseguire lo scavo fino alla fermata De Gasperi, sarà in grado di sostenere ed evitare i cedimenti del fronte di scavo, di portare all’esterno lo smarino (tramite un nastro trasportatore) e di mettere in opera il rivestimento definitivo, costituito da conci prefabbricati in calcestruzzo armato.
Lo scavo della galleria dovrebbe durare intorno ai dieci mesi e inizierà dall’imbocco alla stazione per poi proseguire 15 metri al di sotto della galleria esistente fino alla fermata Lazio. Una deviazione forzata, legata a una querelle tra il Comune di Palermo e un comitato di residenti e commercianti di viale Lazio e viale Delle Alpi all’epoca della progettazione. Le proteste spinsero i tecnici a rinunciare alla tecnica meno costosa del cut and cover e a realizzare una variante con una spesa extra di decine di milioni di euro. Da lì, e fino alla fermata Belgio, lo scavo risalirà per affiancarsi alla vecchia strada ferrata. A questo punto, visti i tempi tecnici, difficilmente il collegamento ferroviario per l’aeroporto sarà ripristinato entro settembre 2016, come inizialmente preventivato. Fino alla fine dei lavori passeggeri e pendolari dovranno accontentarsi della navetta messa a disposizione dalle Ferrovie dello Stato.