L'iter burocratico che va avanti da oltre un anno si è concluso. Adesso possono partire le procedure per l'assegnazione della gara, ma tanti nodi restano ancora da sciogliere. Primo su tutti quello sulla capacità di rispettare le tempistiche e preservare il parco che nascerà
Parco Libero Grassi, 14 mesi per il sì alla bonifica Ma la progettazione esecutiva è ancora da ultimare
«Si conclude un lungo iter di approvazione del progetto redatto dal comune di Palermo e votato dalla Giunta comunale a novembre del 2018, dando ora finalmente la possibilità di avviare concretamente le opere per la bonifica della discarica di Acqua dei Corsari e realizzare il parco intitolato a Libero Grassi». A dare l’annuncio è il Comune di Palermo, con parole che sembrerebbero segnare la fine di un tira e molla tra palazzo delle Aquile e la Regione sulle sorti del parco, che finora ha solo portato alla preservazione della condizione di degrado dell’area a ridosso del mare della costa Sud, eccezion fatta per qualche lavoro di consolidamento e la realizzazione di alcuni sentieri. La novità, questa volta, sarebbe la tanto attesta firma del decreto di finanziamento da parte della Regione, dopo la sottoscrizione della relativa convenzione fra il Comune e il dipartimento regionale per l’Acqua e i Rifiuti.
Il progetto fa parte del Piano regionale delle bonifiche e beneficia di un contributo di undici milioni e mezzo di euro, quasi un milione a ettaro per l’area, e saranno reperiti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020. «In questi mesi, già dopo la notizia dell’ammissione a finanziamento, l’amministrazione comunale si era attivata per la progettazione esecutiva» continua la nota del Comune, che però si riferisce alla progettazione come «quasi ultimata». «Si potrà, quindi, in tempi brevi procedere all’indizione della gara per la materiale esecuzione dei lavori, il cui avvio è previsto nel 2021, e che dovranno obbligatoriamente terminare entro la fine del 2023 per rispettare i termini comunitari».
«Un lunghissimo iter di progettazione e approvazione – affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Giusto Catania – finalmente vede il suo sbocco. Inizia ora la fase più importante, quella della concreta riqualificazione; un fatto altamente simbolico oltre che materiale, considerato che quella era la discarica del sacco di Palermo, il luogo che più di altri è stato vittima di un periodo in cui mafia e pubblica amministrazione andavano a braccetto nella nostra città. Non a caso, abbiamo scelto di intitolare l’area a Libero Grassi e proprio con la famiglia Grassi si decideranno i futuri passi per un progetto condiviso per la fruizione pubblica».
I temi che restano ancora aperti sono tuttavia tanti. Anzitutto i tempi di realizzazione, già specificati, sì, dalla nota dell’amministrazione comunale, ma che a Palermo quasi mai ricalcano la realtà, specie quando si parla di cantieri. E soprattutto il progetto del Comune per far sì che l’area di Parco Libero Grassi, una volta rimessa a nuovo, sia mantenuta in ordine e non ripiombi nel dimenticatoio, alla mercé di vandali e inquinatori seriali, come è stato negli ultimi anni.