Il segretario della federazione di atletica ed ex esperto per lo Sport di Enzo Bianco annuncia l'idea per il rilancio del parco cittadino. «Dare vocazione sportiva attraverso percorsi benessere e mini campi con costi bassissimi». In mezzo all'entusiasmo dei commentatori, anche diverse obiezioni: «Prima ci sono altre cose da sistemare»
Parco Gioeni, l’ex consulente comunale Pagliara «Alle federazioni, lo sport diventi imprenditore»
«Una buona pratica a livello nazionale che sono certo troverà la disponibilità dell’amministrazione di Catania». Lo spunto lo fornisce con un post su Facebook Fabio Pagliara, raccogliendo in poco tempo commenti positivi e proposte alternative. L’idea è quella di trasformare il parco Gioeni in un centro gratuito «a chilometri zero», coinvolgendo il mondo dello sport catanese con in testa il Comitato olimpico, le federazioni e quella che viene identificata come «la Catania sportiva». Senza dimenticare la sostenibilità economica del progetto, tra ristorazione e sponsorizzazioni. Pagliara, ex consulente per lo sport del sindaco etneo Enzo Bianco è anche l’attuale segretario generale della federazione italiana di atletica leggera. Incarico che ricopre dalla fine del 2013 dopo essere stato impegnato nel medesimo ruolo nei quadri della federazione hockey su prato.
Costi bassissimi e credo tutti facilmente sopportabili dalle federazioni
Il parco, completato e inaugurato su un terreno vulcanico negli anni 90 proprio da Bianco, è da tempo ormai al centro del dibattito per cercare di rilanciarne le potenzialità. Un polmone verde spesso martoriato dagli incendi, oggetto di numerose denunce sullo stato di abbandono o perché ritrovo di senza fissa dimora e tossicodipendenti, ma anche palcoscenico per l’organizzazione di eventi. Per ultimo quello del Catania bike festival dal 25 al 27 aprile prossimo.
«L’idea nasce da una valutazione più complessiva del panorama sportivo italiano – spiega Pagliara a MeridioNews -. Gli italiani percepiscono sempre più lo sport come uno strumento di benessere fisico e mentale». Due fattori che andrebbero conciliati tramite «percorsi benessere, spazi permanenti per la corsa, ma anche mini campi da pallavolo e basket, percorsi per mountain bike e mille altre attività». Comprendendo perfino attività più sedentarie come «scacchi e bridge». Nonostante il parco sia spesso ritrovo di numerosi vandali, come alcuni utenti fanno emergere nei commenti sul post, Pagliara replica: «Non vorrei sembrare ottimista o romantico ma credo che gli impianti per l’utilizzo libero dei nostri figli resisterebbero».
Ma quanto costerebbe il progetto? È questa una delle prime domande in tempi di crisi. «Costi bassissimi e credo tutti facilmente sopportabili dalle federazioni – spiega Pagliara – ma per far vivere e gestire una parte del parco sarà necessario immaginare un meccanismo di entrate che potrebbe derivare dalla ristorazione, mirata e salutistica, in linea con sani stili di vita oltre alla gestione di eventi culturali, attività varie, spettacoli, sponsorizzazioni. Lo sport che diventa imprenditore per finanziarsi migliorando la qualità della vita della città».
L’idea, su cui allo stato non è stato avviato nessun confronto con l’attuale giunta, secondo Pagliara «piacerebbe all’amministrazione». Ma lo stesso si può dire per gli sportivi catanesi? Tanti i commenti entusiasti, ma c’è anche chi richiama Pagliara a cose più immediate e concrete, senza disdegnare proposte indirizzate proprio agli amministratori. «Propongo di restituire tutti i soldi che hanno ricevuto in questi ultimi anni di rimborsi per inserirli in un fondo comune da reinvestire in opere utili alla collettività», scrive Giuseppe Sciuto, consigliere provinciale Fidal. «Idea fantastica – replica in un altro commento un altro consigliere Enrico Pafumi – ma prima ci sono altre cose da rimettere a posto». Su tutti il campo di atletica leggera del quartiere Picanello, «l’erba è alta, non si vede nulla, nemmeno dove atterrano dischi e giavellotti». Quella del camposcuola è una delle note più dolenti dello sport catanese, il tappeto utilizzato per la corsa è infatti ormai completamente usurato e nonostante l’annunciato impegno dell’amministrazione i risultati appaiono ancora lontani.
«Come federazione di atletica siamo disponibili a immaginare una gestione pluriennale del campo scuola e anche a compartecipare a investimenti – spiega Pagliara -. Abbiamo dato massima disponibilità a Davide Bandieramonte, il presidente provinciale, che so si sta interfacciando con l’amministrazione. Mi auguro che i tempi si accorcino. Intanto nei prossimi giorni ci si incontrerà per capire come donare a Catania uno dei parchi runcard da sistemare sul lungomare. Il sindaco ci ha detto di tenerci molto e nell’ambito della convenzione con l’Anci faremo il massimo per realizzare il percorso per i runners catanesi, che sono tantissimi».