Il Parco Archeologico di Himera, a Termini Imerese, si è arricchito di una nuova area museale. Ieri mattina è stato aperto al pubblico per la prima volta il museo dedicato a Pirro Marconi, l’archeologo che tra il 1929 e il 1930 ha portato alla luce il famoso Tempio della Vittoria. L’opera è stata realizzata con i fondi europei. I visitatori avranno una panoramica dei principali contesti archeologici della Città bassa, a completamento dell’itinerario di visita già fruibile nell’Antiquarium di Himera. Per la prima è stata dedicata una sezione espositiva al Tempio della Vittoria e ai reperti della necropoli occidentale. Grande attenzione è stata riservata alle fosse comuni e alle tombe di cavalli, scoperte di recente, che con molta probabilità sono connesse alle battaglie avvenute a Himera nel 480 e nel 409 a.C.
«Per la famiglia Marconi è un evento molto importante – commentano i nipoti di Pirro: Clemente Marconi e Marco Causi – Naturalmente siamo molto orgogliosi». Durante l’evento sono stati presentati anche i calchi degli scheletri di un inumato e di una coppia di individui, alcuni crani umani con foro di trapanazione e uno di un cavallo dotato di morso in bronzo. «Una tappa davvero fondamentale per il sito di Himera perché riusciamo a presentare al pubblico il frutto di un lavoro che ci ha portato ad un risultato grandissimo, quello di aver aperto un museo vicino al Tempio della Vittoria» dice entusiasta Agata Villa, direttrice del Parco Archeologico di Himera. «Diamo visibilità al tempio dorico, uno dei più importanti della Sicilia. Nell’area saranno esposti dei reperti ritrovati alcuni anni fa».
All’inizio dello spazio che sarà destinato al Tempio della Vittoria è possibile trovare l’esposizione dei materiali rinvenuti durante gli scavi effettuati nell’area del recinto del Tempio in tre monumenti: 1929 (scavi Marconi), 1966 e 1984-85 (scavi Università di Palermo) e uno spazio dedicato alla frequentazione dell’area durante l’età medievale e moderna. Nell’ultima sala, invece, si potrà osservare un modello ricostruttivo del Tempio in scala uno a quaranta, alcuni esemplari di gronde a testa leonina e un modello di gronda che riproduce la policromia originaria. Un’altra novità è rappresentata da una stanza utilizzata anche per attività didattiche e divulgative, nella quale, attraverso la proiezione di un video, si potrà assistere alla ricostruzione virtuale in 3D della Città e del Tempio della Vittoria, con uno sguardo rivolto anche allo scavo della necropoli occidentale. Al termine della visita un touch screen ricco di documentazione fotografica consentirà di approfondire le tematiche proposte.
«Si è arricchita l’offerta museale della nostra città e il patrimonio straordinario di Himera può essere ancor più fruito e promosso – commenta infine il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato – Si porta in avanti significativamente il lavoro sul fronte della salvaguardia e della qualificazione infrastrutturale del sito archeologico di Himera».
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