Da alcuni giorni gli studenti non possono entrare con la macchina alla Cittadella. Il provvedimento ha suscitato molte proteste ma anche qualche proposta. Riprendiamo, dalla Tribù di Zammù, quella di FrancescoM, che prospetta una soluzione che metta tutti sullo stesso piano. La discussione è aperta e Step1 continuerà a seguirla.
Un’isola pedonale sarebbe una soluzione più equa di quelle che si prospettano attualmente. Anche perché adesso, mentre ci sono 600 posti a disposizione del personale e 200 liberi per tutti, quindi anche per gli studenti (nessuno vieta ad un professore di parcheggiare in questi), si vuole aumentare il verde; per chi ci crede aumenterà davvero, ad esclusivo scapito degli studenti, e di quei posti, ormai pochissimi, rimasti liberi.
Ma che sia davvero un problema di verde, parlando con gli studenti e i rappresentanti della Cittadella, sembra non crederci nessuno, vedendo come sono andate le cose negli ultimi anni, e vedendo che il “parcheggio selvaggio” all’interno della Cittadella non è affatto finito, ma è solo stato nascosto e circoscritto a quei parcheggi “d’élite” che ormai sono per l’80% riservati al personale docente. Ove nessuna regola viene rispettata, ove è possibile parcheggiare nei posti riservati agli invalidi senza averne diritto, ove è possibile calpestare con le ruote dell’auto marciapiedi e prato.
Sono tutti convinti che la mossa prevista dalla nuova convenzione serva solo ad aumentare il numero dei parcheggi riservati.
Però… però, perché un’isola pedonale non è realizzabile ne funzionale credo di averlo spiegato poc’anzi. Il parcheggio di via Zenone, per poter essere economicamente sostenibile, deve avere come adesso metà dei posti a prezzo pieno e a libero uso dei clienti del Policlinico, e dei visitatori occasionali.
I posti restanti sono 800. Lo stesso numero di posti che ha e aveva la Cittadella quando si è decisa una soluzione per aumentarli costruendo il parcheggio di via Zenone. 800 posti non erano sufficienti prima, e lo sono ancor meno adesso (peraltro le strutture all’interno del campus stanno continuando a sorgere come funghi, diminuendo gli spazi verdi e i parcheggi, e aumentando il numero di persone che affluiscono all’interno del campus).
C’è sicuramente bisogno di una decisione coraggiosa del Rettore, una decisione che richiede coraggio perché rischia di fare storcere il naso a tutti. Che abolirebbe quei privilegi del personale docente che non sono corretti nei confronti dei docenti delle altre facoltà, e meno ancora degli studenti che, pur avendo gli stessi doveri, si vedono privati degli stessi diritti.
E’ una decisione equa, semplice, e soprattutto economicamente e tecnicamente sostenibile. Una bozza è stata proposta su “La Sicilia” di qualche giorno fa da Francesco Spampinato, e io ve la ripropongo.
Il parcheggio dentro il campus, che molesta l’estetica, sottrae spazio al verde, sia qualificato come un lusso. Si alzino le sbarre dei 600 parcheggi riservati, e si faccia pagare il lusso di parcheggiare dentro la cittadella a tutti: docenti, personale tecnico e amministrativo, studenti. Stesso lusso stesso costo, disabili esclusi.
Basterebbe un euro per un tagliando valido l’intera giornata su una base di 800 posti per compensare ampiamente la modifica a parcheggio totalmente gratuito (sempre per studenti, personale docente e tecnico amministrativo) del parcheggio di via Zenone.
Facile supporre che la maggior affluenza dei parcheggi a pagamento della Cittadella (molti studenti oggi pagano parcheggiatori abusivi all’esterno pur di non prendere un autobus inefficiente) e il maggior costo 1€, possano garantire all’AMT entrate sufficienti a rispettare i turni dell’autobus previsti dalla convenzione, cosa che oggi non succede completamente. Forse anche a migliorare la convenzione con turni ancora più frequenti. E quindi contemporaneamente garantire all’Università un ritorno economico dopo la spesa di 6 milioni e 800 mila euro che è stata effettuata per quel parcheggio, e che altrimenti al momento si può scordare, dato che il parcheggio troppo lontano, a pagamento, e con autobus inefficienti, viene boicottato tanto dagli studenti quanto dai docenti.
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