Parabola: viaggio nei meandri dell’animo umano

Luci soffuse, un leggio, voci che tuonano tra le pareti dell’auditorium del monastero benedettino. Questi gli elementi che fanno da sfondo alla mise en espace di Parabole, spettacolo che apre la rassegna culturale L’antico oggi.

 

Nessuna quinta, nessun palco, solo tre attori che recitano e leggono esprimendo in modo magistrale un mondo dai mille volti, difficile, a volte impenetrabile: il mondo di Josè Plya.

 

La pièce ruota intorno ad un dialogo duro, inquietante, martellante. Poi il silenzio, la parola non detta, taciuta, carica di suggestioni che più di ogni frase esprime la forza dei personaggi nelle loro mutue relazioni.

Punto di riferimento costante, il Vangelo la cui lettura scandisce le parti della pièce. Essa si presenta infatti come la rivisitazione della parabola lucana: inizia con il ritorno del figliol prodigo e si conclude con l’uccisione di Caino. Eros e Thanatos sono le direttrici su cui si sviluppa la pièce, le due pulsione che condizionano le azioni dei tre personaggi, padre, fratello maggiore, fratello minore, che non hanno un nome ma esistono in funzione del proprio ruolo, vissuto e giocato all’interno dei confini invalicabili della famiglia. E’ questa infatti il centro nevralgico dell’opera di Plya, la cellula primordiale dove si fa l’esperienza dell’altro e da cui si generano i sentimenti dell’odio e dell’amore, gli opposti e i contrari di un tormento che non trova pace.

Tale è il dramma del Padre e del figlio ma anche dell’uomo di ieri, di oggi, di domani. Parabole è infatti un’opera a-temporale  che può essere ambientata nell’antichità mitica ma anche nel mondo contemporaneo poiché l’uomo, fuori dai confini della storia, porta con se un bagaglio di sentimenti comuni  e universali.

 

Ipocrisia, violenza, menzogna. E ancora, amore, infinito e incondizionato, desiderio di dare più che di ricevere: atomi che non possono non indurre alla riflessione. Chi è l’uomo? Qual è il suo ruolo nel mondo,lo spazio che lascia all’altro e la libertà che Dio-Padre gli concede?Poi la morte! Reale o apparente?

Il dubbio si innesca nella mente dei presenti. Fino a che punto il libero arbitrio può spingere l’uomo?

Non c’e dato saperlo. Come infatti specifica Salvo Gennuso alla fine della rappresentazione,il finale è aperto. Si afferma semplicemente che il figlio minore è partito e l’attrezzo non è sporco di sangue da ma di succo d’uva. Parabole è dunque una porta aperta sul tragico.

 

Il pubblico è attento e assorto. L’emozione non lascia spazio all’indifferenza. Ne è banco di prova il dibattito tenuto alla fine della rappresentazione, una sorta di tavola rotonda presieduta dall’autore José Plya,dalla prof.ssa Cetty Rizzo, coordinatrice del progetto Tradurre per la scena, dal regista Salvo Gennuso, dalla prof.ssa Rossana Curreri, traduttrice ed interprete della serata.

E’ un momento vero grazie al quale il pubblico può conoscere l’altro volto di Plya, quello umano e solare, spesso in contrasto con ciò che scrive perché<< il teatro è uno strumento per esorcizzare il tragico, uno strumento per mettersi in gioco>>

 

L ‘applauso spontaneo corona una serata di arte in cui crollano le barriere dello spazio per dar vita ad un connubio inscindibile di cultura francofone ed europea.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]