Pantelleria, il PD all’attacco sui disservizi dei trasporti marittimi e sul ‘Porto sepolto’

COME SI DICE DALLE NOSTRE PARTI, E BONU ‘U VENTI ‘NCHIESA, MA NO P’ASTUTARI I CANNILI! INSOMMA ANCHE I DIRIGENTI DEL PARTITO DEMOCRATICO PANTESCO SI SONO INCAZZATI PER LO SFASCIO DEI COLLEGAMENTI VIA MARE. E PER GLI ‘ETERNI’ LAVORI PORTUALI. ANCHE I GRILLINI AVEVANO POSTO QUEST’ULTIMO PROBLEMA PRIMA DI ESCLISSARSI…

Il Partito Democratico Pantelleria torna “insistentemente” a porre la questione dei trasporti marittimi da e per l’isola. E lo fa rivolgendosi al Governo regionale, al Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ai capigruppo di Sala d’Ercole, al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

“Come riportato, in più occasioni dalla stampa nazionale e regionale – si legge nella nota dei democratici di Pantelleria – nei mesi invernali abbiamo assistito a frequenti interruzioni dei collegamenti marittimi da e per Pantelleria, imputabili, secondo l’Amministrazione comunale e l’utenza, all’inadeguatezza del naviglio, oramai vetusto, impiegato nell’assicurare collegamenti in regime di concessione”.

“Di diverso avviso la Compagnia delle Isole (società che ha preso il posto della Siremar ndr) – prosegue il comunicato – che si è sempre giustificata imputando l’interruzione alle avverse condizioni meteo-marine, secondo le valutazioni operate dal Comandante della nave, che di recente fra l’altro ha pure ammesso che a seguito di variazioni allo scafo in condizioni meteo sfavorevoli risulta rischioso affrontare i viaggi”.

“In proposito, qualche settimana fa, preso atto di quanto previsto dalla Carta dei Servizi, allegato E della Convenzione che regolamenta la materia – leggiamo sempre nel comunicato – abbiamo invitato la Compagnia delle Isole a monitorare il grado di soddisfazione dell’utenza in periodo di alta stagione, attraverso la distribuzione di apposite schede valutative, secondo il modello previsto dalla stessa Carta dei Servizi”.

“A tutt’oggi – dichiara Giuseppe La Francesca, Segretario del Partito Democratico di Pantelleria – questa nostra richiesta non ha trovato accoglimento. Ecco perché chiediamo oggi maggiore sostegno a questa nostra iniziativa, dando, così, voce a quelle che sono le legittime aspettative dell’utenza. Inoltre, anche con un pizzico di provocazione, abbiamo invitato quanti in indirizzo ad usufruire del servizio offerto, naturalmente in via ufficiosa, in modo da rendersi conto personalmente della reale situazione”.

“Abbiamo voluto suggerire inoltre, in presenza di possibili interruzioni del servizio, motivate da avverse condizioni meteo-marine – si legge sempre nel comunicato – un controllo effettivo da parte delle Capitaneria di Porto di Trapani e di Pantelleria. Un altro faro è stato acceso, sempre in tema di collegamenti marittimi, al fine di garantirne la continuità, sulla rilevanza di quanto disposto dall’art. 16 della Convenzione con la Compagnia delle Isole (Nave di riserva), il cui 1 comma così recita: La Società garantisce la disponibilità di una nave di riserva con le caratteristiche minime specificate in allegato D. Il costo per il mantenimento in disponibilità di tale nave è incluso nel corrispettivo di cui all’art. 7”.

“La sorpresa viene dalla lettura del citato allegato D – proseguono i dirigenti del PD di Pantelleria – che prevede il mezzo di riserva soltanto per i collegamenti diurni. Difatti, si legge ” D) Per i collegamenti notturni non è prevista una nave di rispetto dedicata, in quanto le unità impiegate saranno avviate ai lavori di manutenzione in modo da garantirne la sostituzione ricorrendo esclusivamente alle altre navi presenti in flotta, al fine di contenere al massimo i costi di esercizio”.

A questo punto i dirigenti del PD pantesco pongono alcune domande: di quali navi dispone la Compagnia delle Isole per consentire la sostituzione, rispettando quanto previsto dalla normativa? Quale motivazione è alla base di tale distinzione, considerato che i collegamenti notturni sono previsti una sola volta al giorno e per una distanza maggiore?

Gaetano Oro, componente del coordinamento del PD Pantelleria e designato componente del tavolo di consultazione per la continuità territoriale istituito presso il Comune di Pantelleria, precisa: “Ad onor del vero, sulla problematica dei collegamenti marittimi incide pesantemente la mancanza del porto, infrastruttura indispensabile per lo sviluppo dell’intera isola, un cantiere aperto da oltre cinquant’anni: la nostra “Salerno-Reggio Calabria”.

In effetti, i lavori del Porto di Pantelleria sono uno scandalo sul quale nessuno ha mai fatto luce. La questione, in occasione delle ultime elezioni comunali – vinte dal centrosinistra, che ha riportato sulla poltrona di Sindaco Salvatore Gabriele – è stata posta dal Movimento 5 Stelle di Pantelleria. Ma poi, finite le elezioni, i grillini panteschi si sono eclissati.

“Nel marzo scorso – conclude Oro – abbiamo chiesto un incontro pubblico, con una nota indirizzata al Sindaco del nostro Comune e, per conoscenza, al Dipartimento della Protezione Civile presso la Regione siciliana, competente in materia dal gennaio 2013, nonché al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio, ma dobbiamo costatare che a tutt’oggi non si è mossa foglia, come se parlare di porto nella nostra Isola è (e continua ad essere) un tabù”!

Infatti…

 


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Come si dice dalle nostre parti, e bonu 'u venti 'nchiesa, ma no p'astutari i cannili! insomma anche i dirigenti del partito democratico pantesco si sono incazzati per lo sfascio dei collegamenti via mare. E per gli 'eterni' lavori portuali. Anche i grillini avevano posto quest'ultimo problema prima di esclissarsi. . .

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