L'inchiesta della pm Emiliana Busto non è stata ancora ufficialmente chiusa, nonostante Raimondo Burgio già pochi giorni dopo il delitto avesse ammesso le proprie responsabilità. All'uomo è stato prescritto l'obbligo di dimora e quello di firma
Palma, revocati domiciliari per omicida di Scopelliti Scaduti termini per custodia, indagine ancora aperta
Ha ammesso di avere ucciso il cognato a colpi di pistola, ma è stato scarcerato perché i termini della custodia cautelare sono scaduti. Accade a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento, dove il gip ha revocato i domiciliari a Raimondo Burgio.
L’uomo, l’anno scorso, ha ammesso di avere ucciso Ignazio Scopelliti, al culmine dell’ennesimo alterco familiare. Adesso Burgio è libero, anche se sottoposto all’obbligo di dimora a Palma e all’obbligo di firma. Il motivo della sua scarcerazione sta, come detto, nella scadenza dei termini previsti dalla legge per la custodia cautelare. Al momento, infatti, l’inchiesta affidata alla magistrata Emiliana Busto non è stata ancora chiusa.