Palestra popolare Palermo, lo sport per tutti «È un diritto che va garantito, come la casa»

Probabilmente è stata la prima occupazione sportiva in Sicilia, perchè «lo sport è anche un diritto di tutti, che va garantito e pensiamo che gli spazi debbono avere prezzi accessibili». Luigi Spera, maestro di pugilato e tecnico della Federazione Pugilistica Italiana, ricorda bene quei momenti attorno al 2003. Quando «un collettivo di ragazzi, che veniva dallo sgombero dell’Ex Carcere all’Albergheria, decide di riprendersi questo spazio comunale abbandonato (una vecchia palestra comunale degli anni ’30, in uso alle scuole medie della zona fino agli anni ’80), di rivalutarlo e di restituirlo alla città». All’Olivella, in via san Basilio – esattamente a metà tra il Capo e la Vucciria – la Palestra Popolare Palermo è aperta a tutti: grandi e piccini, palermitani e migranti, gente del quartiere e residenti delle periferie. Qui si pratica lo sport sia a livello agonistico che ludico e sociale

«Abbiamo cominciato mettendo in sicurezza lo spazio e, tramite attività autofinanziate e donazioni, lo abbiamo rimesso a nuovo – ricorda Spera -. E poi abbiamo proseguito costituendo un’asd, un’associazione sportiva dilettantistica, che si chiama Palestra Popolare Palermo e che si occupa prevalentemente di sport da combattimento ma anche di pesistica e altre attività sportive – come pilates e calcio per bambini». Recentemente la Palestra si è iscritta alla Federazione Italiana Powerlitfing, che si occupa delle alzate di forza. Tra i nomi ci sono quelli di Andrea Di Matteo, che è anche tecnico,e l’atleta Verdiana Mineo, che da poco si è classificata al quinto posto a livello nazionale nella sua categoria di peso. 

«Ho iniziato ad allenarmi da un anno e mezzo – racconta – senza mai avere esperienze pregresse. In questo luogo ho trovato figure di altissima professionalità che mi hanno aiutato a trovare le mie qualità e che in altre palestre non sarebbero state messe in luce, perchè avrebbero visto con diffidenza una ragazza che si avvicina alla pesistica. Ho preso ad allenarmi cercando anche di scardinare questo modello di sport per uomini o per donne». 

Principalmente l’attività pugilistica comincia nel 2012, e il nome di punta è quello di Giancarlo Bentivegna – in questo momento in testa alla classifica dei superleggeri per il titolo italiano. Con la volontà di concorrere per il titolo proprio a Palermo. «Il titolo italiano probabilmente si farà attorno ad agosto e sì, ci stiamo lavorando – conferma il maestro di pugilato – a breve si faranno delle aste per l’aggiudicazione e noi ci saremo». Non si tratta solo di sport in senso stretto. Alla Palestra Popolare si organizzano anche cene di autofinanziamento, escursioni e attività per il quartiere. Perchè in centro storico la cronica carenza di strutture pubbliche dedicate allo sport si combatte anche così. 

«Uno spazio autogestito – aggiunge Verdiana – nasce e si sviluppa proprio da chi vuole farlo crescere e occuparsene, utilizzando il proprio tempo per migliorarlo». E qui viene scardinato innanzitutto il modello di profitto, con le palestre private disposte a farsi pagare profumatamente per esercizi sempre uguali e con poco divertimento, col culto esclusivo della forma fisica. «Questo non è un centro fitness, e direi che si vede – sorride Luigi – ma lì c’è un aspetto legato più all’estetica, mentre da noi questo aspetto è secondario. La risposta del quartiere è stata molto buona, soprattutto le attività aperte ai bambini sono frequentati da chi vive in zona, mentre gli adulti vengono direttamente qui proprio perchè ne apprezzano la diversità rispetto ai messaggi che vengono veicolati altrove e l’atmosfera che qui si respira».  

Andrea Turco

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