Palermo va verso la riorganizzazione degli uffici tecnici Obiettivi: nuovo Prg, Centro storico e sanatorie edilizie

Il Comune di Palermo verso un riorganizzazione del Polo tecnico? Sembra proprio di sì. Anche se ieri, tra i dipendenti – con particolare riferimento ai tecnici laureati – si è diffuso un po’ di panico per alcune notizie arrivate dal settore Risorse umane dell’Amministrazione. In base alle quali tutti i tecnici laureati sarebbero stati trasferiti al Polo tecnico. 

In realtà, le cose non stanno proprio così. Stando a quanto risulta a Meridionws, dietro la riorganizzazione degli uffici tecnici del Comune ci sarebbe la volontà del vice Sindaco, Emilio Arcuri, di mettere un po’ d’ordine in questo delicato settore dell’Amministrazione. L’obiettivo dovrebbe essere quello di razionalizzare il lavoro, facendo lavorare tutti, magari anche coloro i quali, non certo per proprie responsabilità, non sono fino ad oggi riusciti ad esprimere appieno le proprie capacità.

A creare un po’ di confusione, come già accennato, sono state alcune notizie incontrollate. Sul potenziamento dell’area tecnica non ci dovrebbero essere dubbi. Ma che tutti i tecnici del Comune dovrebbero trovare posto nel Polo tecnico, beh, questa è sembrata un’interpretazione un po’ forzata della realtà. Forse a incutere un po’ di timore è il carattere del vice Sindaco, grande lavoratore abituato a lavorare. Con lui la vita per gli eventuali imboscati potrebbe diventare un problema. 

Con molta probabilità – stando a quello che si capisce dalle scarne notizie che filtrano gli uffici – si dovrebbe andare verso una riorganizzazione degli uffici tecnici comunali, guardando ai grandi temi della Palermo del futuro. A cominciare, ad esempio, dal nuovo Piano regolatore generale (Prg) della città. 

Del resto, il vice Sindaco Arcuri non è nuovo a questo genere di tematiche. Fui lui che, negli anni ’90 – sempre negli anni in cui Orlando fu primo cittadino di Palermo – si occupò di risanamento del Centro storico e del Piano regolatore generale che venne redatto dall’urbanista Pierluigi Cervellati. Allora il Comune di Palermo si dotò di un ufficio del Piano. E di uffici che lavoravano per il rilancio del Centro storico della città. 

Con molta probabilità, la riorganizzazione degli uffici tecnici potrebbe puntare a dare un nuovo impulso al risanamento del Centro storico della città, che in parte è stato risanato grazie al grande lavoro svolto dalla fine degli anni ’80 alla fine degli anni ’90. Allora si realizzarono tanti progetti. Anche se non sempre facili, visto il taglio conservativo impresso al risanamento della parte antica della città. 

Ma tante cose debbono ancora essere fatte. Basti pensare al rilancio dei mercati storici, a cominciare dalla Vucciria, oggi in crisi. E, in generale, della zona che, dalla stessa Vucciria, si distende verso il mare, dove ancora oggi sono presenti le macerie dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. 

Un’altra sfida che attende Palermo è quella della pedonalizzazione, in parte avviata negli ultimi mesi. Accompagnata, in qualche caso, da polemiche. Ma non dalle polemiche che, nel passato, hanno frenato qualunque tentativo di allontanare le automobili da alcune aree della città. Si pensi a via Maqueda, dove, prima della pedonalizzazione – fenomeno durato tanti anni – il tasso di inquinamento era elevatissimo (soprattutto per la presenza del benzene). 

Un altro obiettivo che – così si dice – dovrebbe essere affrontato dalla riorganizzazione degli uffici è quello della sanatoria edilizia. Ricordiamo – e questo è un tema che non riguarda solo Palermo, ma un po’ tutti i Comuni della Sicilia – che negli anni passati è stato reperito tanto personale che avrebbe dovuto occuparsi delle sanatorie edilizie. Che fine abbiano fatto i tecnici delle sanatorie edilizie – questa la dizione che accompagnava questo personale bene o male entrato a far parte delle Amministrazioni comunali – non si sa di preciso. Per Palermo potrebbe essere l’occasione per fare il punto della situazione. Anche con riferimento alle pratiche di sanatoria edilizia. 

   

        


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