Palermo, Toni Sunjic si è presentato alla città ll difensore bosniaco: «Mi sto adattando bene»

«Dopo l’allenamento e prima della partenza per Napoli non ero nella lista dei convocati, poi mi ha fatto piacere essere stato inserito successivamente. A mio avviso potevamo ottenere anche i tre punti, però sono felice di avere fatto il mio esordio con la maglia del Palermo nei minuti finali della partita». Sono queste le prime parole in rosanero di Toni Sunjic, difensore bosniaco arrivato in Sicilia nel mese di gennaio e prelevato in prestito con diritto di riscatto dallo Stoccarda: «Mi sento molto bene, sono pronto per giocare dal primo minuto ma ovviamente quella è una scelta che dipenderà dal tecnico. Smentisco di avere avuto degli infortuni o di essere alle prese con degli acciacchi, non capisco come siano arrivate queste voci, ma è una falsa informazione». In squadra Sunjic ha trovato tanti giocatori provenienti dalla sua stessa zona d’origine, la penisola balcanica: «L’ambientamento procede molto bene, il mio adattamento è sicuramente agevolato dalla presenza di miei connazionali o comunque di giocatori provenienti dai Balcani. Condivido con loro la stessa lingua, per questo ci capiamo e ci intendiamo. Mi trovo molto bene in Italia, una realtà, un contesto in cui si dà molto importanza alla fase difensiva rispetto alla Germania, dove invece si predilige un allenamento votato all’attacco».

Il difensore si è presentato eprimendosi in inglese, con l’aiuto di un interprete: «Non parlo ancora l’italiano, ma ho un insegnante e sto imparando la lingua. La situazione di classifica è molto difficile, però ho visto che il Palermo ha giocatori molto bravi. Non sarà facile, ma se restiamo uniti e compatti abbiamo le carte in regola per poterci salvare». L’ottimismo è sicuramente fondamentale per affrontare questa seconda parte di campionato, ma a regnare in città è sicuramente il pessimismo. «Io non leggo molto i giornali e non abbiamo parlato di pessimismo con i miei compagni provenienti dai Balcani, preferisco restare concentrato sul campo e sulla partita. So che è difficile ma cercheremo di farcela». A Sunjic è poi stato chiesto se ha degli idoli ai quali si ispira: «In generale apprezzo molto Cristiano Ronaldo perché è un giocatore che pur avendo vinto molti titoli si concentra molto con grande abnegazione sul lavoro quotidiano e cerca sempre di migliorarsi. Per quanto concerne il mio ruolo, mi ispiro e mi piace molto Sergio Ramos». Il giocatore ha scelto la maglia numero 44 e c’è un motivo alla base della mia scelta: «A me piace da sempre il numero quattro, ma ho visto che era occupato. Anche il 14 era occupato e quindi ho scelto il 44».

Arrivato in punta di piedi, l’ex Stoccarda non ha voluto parlare di quelle che sono le sue caratteristiche tecniche: «A me non piace descrivermi, ogni giocatore ha aspetti positivi e negativi quindi preferirei non parlare delle mie qualità e caratteristiche». A guidare la squadra da circa una settimana è arrivato Diego Lopez, che da calciatore ha giocato nel ruolo di difensore: «Lopez è un ottimo allenatore, sono molto felice di essere qui e di potere giocare nella serie A italiana. Il mister ci tiene uniti e compatti e questa secondo me è una base molto importante per cercare di raggiungere i nostri obiettivi». Diversi anche i connazionali di Sunjic che militano nel campionato italiano: «È molto importante che ogni squadra abbia dei giocatori importanti e la Nazionale bosniaca può contare ad esempio su Dzeko e Pjanic. Non ho avuto modo di sentirli, di vederli e di parlare con loro». In rosa c’è anche il serbo Rajkovic, ancora ai box per un infortunio: «Ho parlato con lui anche se brevemente. Mi auguro che possa riprendersi al più presto». Infine il classe ’88 ha voluto parlare anche del suo rapporto con il gol: «Per me segnare non è una cosa strana, ho fatto due gol in dodici giornate e nella scorsa stagione ne ho segnati tre. Detto questo sono comunque un difensore e quindi tendo soprattutto a difendere e a non fare prendere gol alla mia squadra».


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