La delibera in Consiglio comunale ci ha messo poco per essere approvata, neanche un’ora. Dal primo settembre scorso, dunque, raddoppiano gli stipendi per tutti gli eletti di palazzo delle Aquile, a Palermo. Un norma strettamente legata a quella che sancì l’aumento degli emolumenti per i deputati regionali e che in Sicilia, regione a statuto speciale, arriva con forte ritardo rispetto al resto d’Italia. Una norma spinta dallo stesso sindaco Roberto Lagalla, che vede adesso il suo stipendio equipararsi a quello del presidente della Regione in virtù di quanto stabilito per i sindaci metropolitani all’Ars, con un emendamento inserito nel secondo Collegato alla legge finanziaria regionale, approvato lo scorso giugno.
Per i consiglieri comunali, che hanno votato in larga maggioranza (opposizione compresa) la delibera – che sui 34 presenti non ha ricevuto nemmeno un parere negativo, ma solo quattro astenuti – il gettone di presenza passa da 97,61 euro a 191,92 a seduta, con l’indennità mensile che arriva a superare i 2.300 euro. E a salire sono pure lo stipendio del presidente del Consiglio, quello degli assessori e anche i gettoni di presenza dei consiglieri di circoscrizione.
Ovviamente non sono mancate le polemiche, da Rifondazione Comunista, che col suo segretario Ramon La Torre dice: «La politica non abita più al palazzo. La questione sull’aumento del gettone di presenza che passa da 92 a 197 euro a seduta è stata trattata solo sotto l’aspetto della legittimità giuridica e contabile», all’ex consigliere del Movimento 5 stelle, poi passato alla Lega e infine a Sicilia Vera, Igor Gelarda, che propone: «Devolvete le somme che percepirete in più alle famiglie palermitane povere. Non sarà affatto difficile individuarle, ne abbiamo a migliaia. È vero che la legge permette di raddoppiare i gettoni. Ma tale aumento fatto in un frangente in cui sempre meno famiglie palermitane arrivano a fine mese per l’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità – pane, materiale scolastico, gas e benzina – costringendo alla povertà, o quasi povertà, migliaia di persone è inaccettabile. I consiglieri comunali palermitani avevano già un gettone di presenza di tutto rispetto di circa 1.500 euro netti al mese. Nessuno ha fatto le barricate, nessuno ha votato contro. Chi è rimasto veramente interessato alla sorte dei palermitani?».
Incidente mortale a Catania. Nel tardo pomeriggio di oggi un'auto e una moto si sono…
Incidente tra un'auto e una moto sull'autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo. I due mezzi si…
La sera del 5 gennaio 1984 il giornalista, scrittore e autore teatrale Pippo Fava è…
«Mi assumo le responsabilità di quanto è successo: mi è sfuggita una Pec». Lo dice…
A 45 anni dal suo omicidio il caso sembra arricchirsi di nuovi elementi. Sono in…
Lo spaccio di droga e il sistema di telecamere per monitorare l'esterno. A Catania un…