Palermo, perquisite le case di tre giornalisti. Unci: “Italia arretrata sul diritto all’informazione”

La libertà di stampa sempre più indigesta in Sicilia, e in Italia.  Stamattina a Palermo, i Carabinieri hanno  perquisito  le casa di tre giornalisti , su ordine del Procuratore aggiunto del capoluogo etneo, Carmelo Zuccaro.  I colleghi sono Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza del Fatto Quotidiano, famosi per le loro inchieste  sulla mafia  (e sulla finta antimafia) e Riccardo Lo Verso di Livesicilia.it.

I colleghi, nei giorni scorsi, hanno pubblicato notizie su un’indagine condotta dalla Procura di Caltanissetta sulle nuove attività di Totò Riina, che in alcuni colloqui in carcere con i familiari avrebbe fatto riferimenti ed allusioni a nuovi possibili attentati contro magistrati palermitani e di Caltanissetta, anche in collegamento con le cosche pugliesi.  L’indagine riguarda una presunta fuga di notizie.

I Carabinieri hanno perquisito tutte le abitazioni, leggendo le agende dei giornalisti e analizzando i pc, gli smartphone, le memorie digitali e i tablet dei cronisti.

L’Unione nazionale cronisti italiani e il Gruppo siciliano dell’UNCI, esprimono solidarietà ai tre cronisti sottoposti a perquisizione e sottolineano che appena ieri il commissario per i diritti umani della EU, Nils Muiznieks, ha direttamente criticato l’Italia per l’arretratezza delle sue norme sul diritto all’informazione e per non essersi ancora uniformata alla giurisprudenza che promana dalla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Il Governo italiano se vuole cancellare questo primato negativo deve allineare subito la legislazione alle più civili e liberali norme europee.

Anche dall’Ordine dei giornalisti siciliano e dall’Assostampa arriva una condanna dell’accaduto e in una nota congiunta sottolineano come a pagare siano sempre i giornalisti rei di fare il loro lavoro, ovvero pubblicare notizie:

“Tre giornalisti perquisiti, due minacciati, uno condannato a un risarcimento molto pesante. Sembra un bollettino di guerra, invece è cronaca degli ultimi giorni per i cronisti impegnati nel loro lavoro. Stamattina Riccardo Lo Verso, di livesicilia, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, del Fatto Quotidiano, sono stati sottoposti a perquisizioni per avere dato notizie su un’inchiesta della Procura di Caltanissetta riguardante le attività criminali che ancora oggi svolge il capomafia Totò Riina. Ancora una volta i giornalisti pagano per aver pubblicato notizie di rilievo e probabilmente sono anche vittime di contrasti e contrapposizioni tra diversi uffici giudiziari. I due cronisti minacciati sono Paolo Borrometi, corrispondente da Modica dell’Agi e della Sicilia, e Massimo Di Martino, che è anche sceneggiatore di opere cinematografiche nel campo dell’antimafia. Il collega condannato è Rino Giacalone, che dovrà pagare 25 mila euro all’ex sindaco di Trapani, Girolamo Fazio. Fatti che testimoniano la difficoltà di continuare a svolgere il nostro lavoro e sui quali sentiamo il bisogno di chiedere da una parte alle forze dell’ordine più attenzione per la sicurezza dei colleghi e dall’altra alla magistratura di applicare coerentemente le sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo, che tendono ad escludere che la portata dei risarcimenti sia tale da indurre i giornalisti a non fare più il loro lavoro”.

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La libertà di stampa sempre più indigesta in sicilia, e in italia. Stamattina a palermo, i carabinieri hanno  perquisito  le casa di tre giornalisti , su ordine del procuratore aggiunto del capoluogo etneo, carmelo zuccaro. I colleghi sono giuseppe lo bianco e sandra rizza del fatto quotidiano, famosi per le loro inchieste  sulla mafia  (e sulla finta antimafia) e riccardo lo verso di livesicilia. It.

La libertà di stampa sempre più indigesta in sicilia, e in italia. Stamattina a palermo, i carabinieri hanno  perquisito  le casa di tre giornalisti , su ordine del procuratore aggiunto del capoluogo etneo, carmelo zuccaro. I colleghi sono giuseppe lo bianco e sandra rizza del fatto quotidiano, famosi per le loro inchieste  sulla mafia  (e sulla finta antimafia) e riccardo lo verso di livesicilia. It.

La libertà di stampa sempre più indigesta in sicilia, e in italia. Stamattina a palermo, i carabinieri hanno  perquisito  le casa di tre giornalisti , su ordine del procuratore aggiunto del capoluogo etneo, carmelo zuccaro. I colleghi sono giuseppe lo bianco e sandra rizza del fatto quotidiano, famosi per le loro inchieste  sulla mafia  (e sulla finta antimafia) e riccardo lo verso di livesicilia. It.

La libertà di stampa sempre più indigesta in sicilia, e in italia. Stamattina a palermo, i carabinieri hanno  perquisito  le casa di tre giornalisti , su ordine del procuratore aggiunto del capoluogo etneo, carmelo zuccaro. I colleghi sono giuseppe lo bianco e sandra rizza del fatto quotidiano, famosi per le loro inchieste  sulla mafia  (e sulla finta antimafia) e riccardo lo verso di livesicilia. It.

La libertà di stampa sempre più indigesta in sicilia, e in italia. Stamattina a palermo, i carabinieri hanno  perquisito  le casa di tre giornalisti , su ordine del procuratore aggiunto del capoluogo etneo, carmelo zuccaro. I colleghi sono giuseppe lo bianco e sandra rizza del fatto quotidiano, famosi per le loro inchieste  sulla mafia  (e sulla finta antimafia) e riccardo lo verso di livesicilia. It.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]