Palermo, parla Perinetti:” Con lo spirito di quest’anno, l’anno scorso ci salvavamo”

Passata la delusione per la sconfitta rimediata con l’Hellas, è tempo di riprendere gli allenamenti per i rosa. Quest’oggi, inoltre, il direttore dell’area tecnica, Giorgio Perinetti, è stato il protagonista della conferenza stampa tenutasi a Boccadifalco.

Volevo fare prima il punto della situazione dopo una settimana particolare. Finita la coppa Italia, purtroppo, inizia il campionato che è il nostro obbiettivo dichiarato. La settimana dopo  ferragosto da anche il via alle ultime schermaglie sul mercato, e quindi volevo fare un po’ il punto della situazione. L’ambiente e la tifoseria sono determinanti per una squadra, ed anche voi, che fate parte degli organi di stampa. Naturalmente non posso che essere soddisfatto per il lavoro svolto fino ad oggi, per il gruppo formato che ha già un entità precisa, ha intesa, affinità in campo. Questo è un merito assoluto di Gattuso e del suo staff, e si deve dare merito loro; inoltre sono molto contento per l’unico sistema di gioco attuato da Gattuso che sta dando i giusti automatismi ai giocatori, in attesa poi di cambiare se e quando lo riterrà necessario.

Il plauso va quindi alla squadra che ha risposto benissimo anche dopo lo sfortunato evento del gol sabato sera, nonostante non sia ugualmente arrivato il pareggio. L’arbitraggio è stato, nel complesso, positivo anche se, probabilmente, se il mister non fosse stato Gattuso, sarebbe rimasto in panca. Sono però convito che nel corso della stagione, l’arbitraggio sarà sempre positivo.

In entrata siamo riusciti ad ottenere la totalità degli obbiettivi, in uscita siamo riusciti a piazzare 35 giocatori e siamo molto contenti di ciò, anche perché non abbiamo intaccato il lavoro della prima squadra, lasciando sereno il mister ed il suo staff. Stiamo però cercando di accontentare Viviano, Mantovani ed Aronica, mentre Hernandez e Sorrentino, per quanto ci riguarda, non sono all’interno di movimenti di mercato.

L’unica cosa che dirò ai ragazzi oggi è quella di rimanere uniti, coesi e soprattutto di non prendersela per eventuali panchine o anche tribune, dato che la serie B non ci consente di portare 23 giocatori in panchina ma solo 18. Se continueremo però con questo ritmo riusciremo senz’altro a raggiungere i nostri obbiettivi, in virtù anche delle assenze che, fino ad oggi, sono accorse, soprattutto Munoz e Barreto.

A Palermo, hai detto, è rimasto solo chi ha voglia veramente di restare. Sicuro che Sorrentino ed Hernandez siano contenti di rimanere?

Assolutamente sì, sono stati disponibilissimi per tutto il ritiro ed anche adesso. Credo che Hernandez possa essere l’arma in più.

Ti sei posto questa settimana come termine ultimo per queste cessioni pesanti (Viviano, Aronica e Mantovani, ndr)?

Assolutamente sì, perché ci serve un organico di un certo livello e non possiamo assolutamente ridurci all’ultimo livello.

Avete avuto sensazioni dal giocatore che indicassero la volontà di andare via?

Ma no, assolutamente. Sorrentino non ha mostrato alcuna voglia di andarsene e lo stesso Viviano non ha mai espressa la volontà di andarsene.

Sembra di capire, quindi, che Vazquez e Bacinovic facciano parte del progetto. È corretto?

Assolutamente sì. Bacinovic potrebbe risultare ancor più fondamentale nel momento in cui dovessimo cambiare modulo.

Ha pensato di trovare un’alternativa a Daprelà per la fascia sinistra?

No, sia Pisano sia Morganella possono essere spostati sulla sinistra.

Secondo te, con questa squadra, l’anno scorso vi sareste salvati?

Secondo me, non sarebbe stato tanto importante la rosa, quanto la voglia e lo spirito che abbiamo ottenuto fin da quest’estate.

Nota delle differenze tra il Zamparini dell’estate scorso e di questa?

Quest’anno c’è stata senz’altro una logica, un’armonia che ha portato alla collaborazione tra presidente, dirigenti ed allenatore.


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