Alla vigilia della gara interna contro gli abruzzesi nella prima giornata del girone di ritorno, il tecnico rosanero ha strigliato la squadra: «La sconfitta va accettata solo dopo le partite, è un lutto e ci deve fare stare male». Da 'vendicare' il ko dell'andata. Odjer in dubbio
Palermo, la carica di Boscaglia prima del Teramo «Voglio che i miei giochino col sangue agli occhi»
Siamo al giro di boa. Cosa succederà, da adesso in poi, nello specchio d’acqua in cui gareggerà l’imbarcazione rosanero? La prima ‘manovra’ che dovrà effettuare l’equipaggio coordinato dal timoniere Boscaglia è quella di tamponare le falle presenti a bordo, amplificate dalla sconfitta rimediata domenica scorsa al Barbera contro la Virtus Francavilla ma visibili anche in precedenza, e vincere domani (fischio di inizio di nuovo alle 12,30 come sei giorni fa) la regata casalinga contro il Teramo nella prima giornata del girone di ritorno del girone C. Il team guidato dal tecnico gelese, che intanto accoglie la new-entry Francesco De Rose il cui trasferimento dalla Reggina è stato ufficializzato dal club di viale del Fante, per legittimare le proprie ambizioni sarà chiamato ad allontanare subito il vento di negatività alimentato dal deludente nono posto in classifica frutto di un rendimento caratterizzato da troppi alti e bassi e a creare le condizioni per iniziare a procedere a vele spiegate orientando la prua verso un posto di rilievo in zona playoff.
Tra il dire e il fare, a proposito del match di domani, c’è di mezzo però un mare occupato dall’ostacolo Teramo, squadra che staziona nei piani medio-alti della classifica (sesto posto a quota 28 punti con il Foggia) ma alle prese con un’involuzione in termini di risultati certificata dalle due sconfitte nelle ultime due gare giocate in trasferta e in generale da una striscia di otto partite (con uno score di cinque pareggi e tre ko) senza successi. Potrebbe essere proprio questo momento negativo degli ospiti, tuttavia, a rendere ancora più elevato sul fronte rosanero il coefficiente di difficoltà della partita: i padroni di casa, infatti, avranno di fronte un avversario intenzionato ad invertire il trend e a ritrovare quella freschezza e quella voglia di stupire grazie alle quali ha lasciato il segno in avvio di stagione imponendosi peraltro all’andata con il punteggio di 2-0. «Affronteremo una squadra con personalità e che sa quello che vuole – ha sottolineato il tecnico Roberto Boscaglia – nelle ultime gare avrebbero meritato di più rispetto a ciò che hanno raccolto. Sono tosti e noi dovremo essere più tosti di loro per batterli. Se l’atteggiamento visto contro la Virtus Francavilla influirà sulle mie scelte? Quella gara non deve essere assolutamente dimenticata e va presa come esempio in modo da non ripetere più quello che è successo. La sconfitta di domenica scorsa deve rimanere dentro di noi e farci malissimo sapendo ciò che abbiamo sperperato».
Boscaglia, che in questi giorni si è confrontato più volte con i dirigenti in merito al rendimento della squadra e anche alle strategie di mercato, dopo aver fatto un accenno al neo-acquisto De Rose («Gli parleremo e vedremo cosa potrà darci. Certamente è un giocatore esperto»– ha dichiarato a proposito del centrocampista ex Reggina al quale sui social ha dato il benvenuto anche Tony Di Piazza e che ha inviato alla sua ex squadra un messaggio carico d’affetto) prova a dare una scossa ai suoi giocatori: «Mi aspetto domani un Palermo che giochi con il sangue agli occhi. Tecnicamente la mia è una buonissima squadra, tatticamente sa stare in campo ma deve ancora imparare a giocare con il sangue agli occhi. E non deve accettare la sconfitta, è un qualcosa che io ho avuto sempre nella mia carriera e che adesso voglio trasmettere ai giocatori. La sconfitta si accetta solo al termine della partita e dopo avere dato il massimo per vincerla o comunque non perderla. I giocatori, così come noi dello staff, devono stare male quando si perde. La sconfitta deve essere un lutto. Prospettive in vista del ritorno? Spero in un girone migliore rispetto all’andata e non solo dal punto di vista dei risultati ma anche di ciò che serve per essere squadra e cioè equilibrio, forza, aggressività, voglia, determinazione. E’ vero che stiamo facendo un percorso ma noi vogliamo dare il massimo per arrivare subito il più in alto possibile in classifica ed entrare nella griglia di squadre che si giocheranno la vittoria finale».
Per il match contro gli abruzzesi, privi di due pedine molto importanti come il terzino destro Diakite e il centrocampista Arrigoni entrambi out per squalifica, sono ventitré i convocati rosanero. Nell’elenco figura anche Odjer reduce da un lavoro differenziato in seguito ad una botta e in dubbio per la sfida di domani. Al suo posto, in caso di forfait, scalda i motori Broh nella cerniera a tre completata da Palazzi e Luperini. Aria di novità anche in attacco: nel tridente offensivo, dove sarà confermato Valente, Silipo e Saraniti insidiano le candidature rispettivamente di Kanouté e Lucca.