Palermo, il verde pubblico che non c’è: lettera aperta all’assessore comunale Raimondo

EGREGIO PROFESSORE, COINVOLGA E ASCOLTI I CITTADINI: NESSUN BUROCRATE DIRA’ “NO” A QUALCOSA CHE LA CITTA’ VUOLE

Una città verde, una città curata, con spazi condivisi che possano accogliere, cittadini, turisti, visitatori. E’ questo che la gran parte dei palermitani vorrebbe per Palermo. Le immagini che restano impresse scorrendo la visione di parchi accoglienti, fiori e bordure che regalano un tocco di magia alla quasi totalità dei centri abitati europei diventano visione sconfortate percorrendo le strade cittadine.

Lei Professor Raimondo ha competenze straordinarie, la sua buona fede e il suo impegno, sono fuori discussione.Lei è un galantuomo che ama la sua città. Perché allora rischia di fallire uno sforzo che gioverebbe immensamente al cambiamento? Perché l’immagine di Palermo deve uscirne immiserita, calpestata, offesa? Perché le isole di eccellenza che pur ci sono in questo campo non possono divenire la totalità?

Perché le numerose maestranze non sono ben organizzate? Perché si impegnano grandi risorse in interventi inutili, come alcune drastiche potature, invece che nella manutenzione ordinaria? Perché si risana un luogo, si pulisce un posto abbandonato e, non modificando il modello, tutto ripiomba nell’abbandono?

Quale male antico si annida tra le fila degli uomini che lei sta guidando? Perché dalla Turchia alla Norvegia, da Siviglia a Riga i visitatori raccontano delle meraviglie botaniche, della frescura dei parchi, dell’ordine che vi regna,  e da noi non si può?

La dotazione in uomini (850) è poderosa. Pensi che Parigi ha 3000 giardinieri, è grande 15 volte Palermo e il suo verde ricorda i fasti del Re Sole, Roma poco più di 1000, Torino meno della nostra inefficiente armata.

Non è dunque questione di quantità, è chiaro che alcuni generali che lei si trova da poco a guidare non sanno far bene il loro mestiere. E’ di palmare evidenza che molti ufficiali dello stato maggiore non riescono a farsi ubbidire (forse ricevono minacce?) dai loro sottoposti.

Lei Professore rappresenta i cittadini che hanno sperato nella luce dopo un decennio di oscurità. Ma non potrà riuscire se non chiama rinforzi, se non chiede aiuto. No, non parliamo di altre maestranze da sottoporre alla stessa inefficiente guida, parlo dei cittadini, i suoi veri alleati.

I palermitani che vorrebbero godere di un parco senza cartacce, che bramosi di verde affollano il prato del Foro Italico anche se mal tenuto, che visitano il Giardino inglese o Villa Giulia e apprezzano lo sforzo che addetti e responsabili di quei luoghi assicurano, ma inorridiscono di fronte ad aiuole spartitraffico (Via Monte Pellegrino, via De Gasperi, via dell’Olimpo ecc.), ai grandi spazi verdi delle periferie, alle zone balneari come Mondello che dovrebbero essere il nostro fiore all’occhiello per il turismo e per noi stessi, alle villette dei quartieri lasciate nell’incuria e ricoperte di erbacce, escrementi e sporcizia.

I cittadini sono dalla sua parte, li chiami in aiuto. In tutti i paesi d’Europa sono coinvolti attivamente.

Faccia esercitare ai cittadini stessi un controllo su quanto fanno non fanno, le centinaia di uomini che ogni giorno dovrebbero prendersi cura del patrimonio verde della nostra Palermo. Li chiami in soccorso, come singoli, come associazioni, come vigilanti, come suggeritori.  I palermitani non la deluderanno.Sono molti i palermitani che da tempo soffrono del degrado incalzante in cui è precipitata la città.  Ma se resterà arroccato nelle cittadelle degli uffici, se pensa che dalla sua stanza potrà guidare una impossibile rivoluzione si sveglierà deluso e noi con lei.

Non presti orecchio alle difficoltà che le frappongono a ogni idea che metterà sul campo. Non ne parli con il suo ufficio, ne discuta con i cittadini. Nessun burocrate dirà di no a qualcosa che la città vuole.

Abbiamo fiducia in lei, ma il tempo corre, e non a nostro e suo favore.

Aldo Penna, Maria Teresa Lentini, Rosario Lentini, Giuseppe Grisafi, Barbara Morana, Antonella Sgrillo,  Assunta Lupo, Gabriella Monteleone, Giuseppe Di Leonardo, Maurizio Cascino, Filomena Bruccoleri, Paolo Luparello, Associazione Perché No Sicilia, Giulia Buscemi, Pietro Silano, Piero Longo, Rita Trapani, Carmelo Sardegna, Anna Amato, Gianfranco Scavuzzo, Roberta Teresi, Alina Petruzzella, Antonella Anello, Anna Chirco, Gisella Catanzaro, Antonio Lo Nardo, Ernesto  Bisanti, Giuseppe Bonucci, Mario Riccobono, Giorgio Barone, Rino Iona, Angelo Cusimano, Michele Spinoso, Riccardo Di Grusa, Agostino Marrella, Marcello Mussolin, Gaspare Lombardo, Daniela Floreale, Antonio Richichi, Valeria Calosci, Silvana Richichi, Eugenio Richichi, Celeste Alaimo, Lina Patti, Jiohanna Kraus, Walter Kraus, Mario Azzolini, Caterina Bellanca, Cinzia Bizzarri, Giuseppina Giordano, Lina Traina, Monica Ingrassia, Tina Scaramuzzo, Antonio Zanca, Renato Zanca, Gabriele Pucci, Mariapia Saladino, Carlo Pezzino Rao, Margherita Spadafora, Laura Morreale, Giovanni Rizzo, Cristina Fatta Del Bosco, Donatella Pucci, Pietro Lupo, Giovanni Padorno, Cettina Algozzini. Loredana Lisa, Piera Di Salvo, Giovanni Lorenzo Montemaggiore, Chiara Sparacio, Elisa Signorino, Alfredo Sansone, Giacomo Perna, Mario Divina, Emanuele Di Bartolo, Pippo Morello, Sal Grippi, Salvo Reginella, Marilena Woodrow, Giovanna Messina,Vincenzo Profetto, Linda Santoro, Edoardo Governale, Giuseppe Cosentino, Giorgio Colajanni, Cinzia De Luca, Piero D’Angelo, Marilù Romano, Nicola Sinopoli, Rosanna Pirajno, Giovanna Bongiorno, Antonino Catalano, Fausto Maria Amato, Claudio Lo Piccolo

 

 

Sopra, a destra, foto tratta da castelbuonolive.com

Foto di prima pagina tratta da younipa.it


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