"seduta al calor bianco in consiglio comunale stamattina: lintesa con lautorità portuale sul piano regolatore del porto è ormai acqua passata. Approvata stamane in consiglio la revoca in autotutela della delibera relativa allintesa con lautorità portuale sul piano regolatore del porto. E andato a vuoto il tentativo dellex sindaco cammarata di usare il piano regolatore del porto per interessi particolaristici, facendo cedere allamministrazione comunale sue fondamentali competenze in materia urbanistica e dando vita ad un intesa a senso unico, cioè senza una reale concertazione nellinteresse della città". Lo scrive la consigliera comunale antonella monastra, dopo il voto di oggi del consiglio comunale di palermo.
Palermo, il no al Piano regolatore del porto: bufera giudiziaria all’orizzonte?
“Seduta al calor bianco in Consiglio comunale stamattina: lintesa con lAutorità Portuale sul Piano Regolatore del Porto è ormai acqua passata. Approvata stamane in Consiglio la revoca in autotutela della delibera relativa allintesa con lAutorità Portuale sul Piano Regolatore del Porto. E andato a vuoto il tentativo dellex sindaco Cammarata di usare il piano regolatore del porto per interessi particolaristici, facendo cedere allAmministrazione comunale sue fondamentali competenze in materia urbanistica e dando vita ad un intesa a senso unico, cioè senza una reale concertazione nellinteresse della città”. Lo scrive la consigliera comunale Antonella Monastra, dopo il voto di oggi del consiglio comunale di Palermo.
“Quando in aula l’intesa fu votata lo scorso anno espressi infatti il mio voto contrario insieme a soli altriquattro consiglieri (Spallitta, Mangano, Tanania, Terminelli). La mia opposizione all’atto era legata alla presenza di aree cittadine da riqualificare, cosiddette “bersaglio” e all’estensione delle competenze dell’Autorità Portuale anche ai porticcioli turistici, uno per tutti quello di S.Erasmo, oggetto di una contesa giudiziaria con un’organizzazione di cittadini. Arbitrariamente il Sindaco Cammarata aveva introdotto in delibera le aree “bersaglio” e con una semplice letterina aveva comunicato al Ministero competente la rinunzia ai porticcioli turistici riconosciuti invece di competenza comunale. Entrambe le cose avrebbero aperto la strada ad un nuovo sacco della Città ed avrebbero sottratto alla gestione locale aree di interesse turistico che sarebbero state “regalate” a società di privati senza alcun ritorno per i cittadini nella fruizione pubblica. Prendo atto che Consiglieri, anche d’ opposizione a Cammarata, in prima battuta a favore dell’intesa abbiano col voto di oggi cambiato idea. Mi chiedo però se tale cambiamento, più che da una revisione delle proprie posizioni, non sia invece dettato da qualche preoccupazione di natura giudiziaria…”
Palermo, revocato il Piano regolatore del Porto
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