Momenti di paura in una scuola superiore di palermo, in questo periodo occupata dagli studenti. Parliamo itis vittorio emanuele iii in via duca della verdura, dove nell'atrio sono crollati numerosi pezzi di intonaco e, a quanto pare, pure una lastra di marmo. Fortunatamente non si registrano feriti. I vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo, invitando i ragazzi a lasciare i locali. Gli studenti, pero', hanno deciso di continuare la protesta. "una scuola su due in sicilia non e' a norma - dice la rete degli studenti medi -, mentre 9 su dieci hanno almeno un problema strutturale, si trovano in zone a rischio sismico/idrogeologico o sono in affitto in edifici non costruiti come scolastici. Sono anni che chiediamo ai governi nazionali e regionali lo stanziamento di fondi straordinari per la messa in sicurezza delle nostre scuole e l'istituzione di un anagrafe sull'edilizia scolastica per poter monitorare costantemente i problemi degli edifici e intervenire puntualmente su di essi. I ragazzi dell'itis vittorio emanuele iii - conclude - hanno deciso di continuare la loro protesta ad oltranza".
Palermo, crollo in una scuola occupata. Gli studenti: “Andiamo avanti con la protesta”
Momenti di paura in una scuola superiore di Palermo, in questo periodo occupata dagli studenti. Parliamo Itis Vittorio Emanuele III in via Duca della Verdura, dove nell’atrio sono crollati numerosi pezzi di intonaco e, a quanto pare, pure una lastra di marmo. Fortunatamente non si registrano feriti. I vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo, invitando i ragazzi a lasciare i locali. Gli studenti, pero’, hanno deciso di continuare la protesta. “Una scuola su due in Sicilia non e’ a norma – dice la Rete degli Studenti medi -, mentre 9 su dieci hanno almeno un problema strutturale, si trovano in zone a rischio sismico/idrogeologico o sono in affitto in edifici non costruiti come scolastici. Sono anni che chiediamo ai governi nazionali e regionali lo stanziamento di fondi straordinari per la messa in sicurezza delle nostre scuole e l’istituzione di un anagrafe sull’edilizia scolastica per poter monitorare costantemente i problemi degli edifici e intervenire puntualmente su di essi. I ragazzi dell’Itis Vittorio Emanuele III – conclude – hanno deciso di continuare la loro protesta ad oltranza”.