La benzina l’hanno messa con la loro passione i circa 2500 tifosi che ieri pomeriggio hanno assistito alla seduta a porte aperte al Barbera. Adesso tocca ai giocatori condurre la macchina, già in movimento dopo la sosta, in maniera adeguata. Evitando buche e affrontando con grande padronanza le curve dell’ultimo tratto di questo campionato. L’arrivo al traguardo prefissato (la serie A e, contestualmente, una schiarita definitiva sul fronte societario) è subordinato alla capacità del conducente di fare le manovre corrette ed eludere gli ostacoli presenti sull’asfalto. Il primo, in vista del rush finale, ha i colori rossoblù del Cosenza, avversario del Palermo domani nel match in programma allo stadio San Vito-Marulla (fischio di inizio alle 15) e valido per la trentesima giornata.
Pur non essendo insormontabile – anche in virtù dell’abilità di chi è alla guida e della struttura del mezzo – l’ostacolo di domani rappresenta, tuttavia, una trappola insidiosa. Il Cosenza, decimo a quota 34 in compagnia della Salernitana, dopo essersi messo alle spalle la zona retrocessione frequentata nella prima porzione del torneo cadetto ha iniziato ad ingranare facendo leva sulla voglia di stupire tipica di una neopromossa che cerca di lasciare il segno anche dopo il salto di categoria. E se recentemente hanno sofferto contro i silani sia la capolista Brescia (che ha vinto in Calabria in maniera rocambolesca dopo essere stata sotto di due reti) che il Pescara anche la compagine rosanero, pur essendo con 22 punti la squadra con il miglior rendimento in trasferta del campionato, potrebbe avere del filo da torcere. «Ci aspetta una gara difficile, forse più complicata rispetto a quelle che verranno dopo – ha sottolineato Stellone durante la conferenza stampa odierna allo stadio Renzo Barbera – il Cosenza, trascinato dall’entusiasmo della promozione, è una squadra che sa esprimere un buon calcio e, nello stesso tempo, sa fare anche la guerra se necessario. Oltretutto ha una posizione di classifica, al riparo da brutte sorprese, che gli permette di giocare con spensieratezza. Ha uomini di qualità a centrocampo e in avanti tre giocatori come Tutino, Baez ed Embalo (ex di turno e a segno contro il Brescia, altra sua ex squadra, ndr) molto veloci e pericolosi nell’uno contro uno. Dovremo essere bravi ad attaccare con equilibrio e nello stesso tempo a mantenere le giuste posizioni in fase difensiva».
Il tecnico dei rosa, che sono in serie positiva da tre giornate nelle quali hanno ottenuto sette punti, detta la sua ricetta vincente: «Ogni squadra mette sempre qualcosa in più contro il Palermo secondo in classifica. Se noi dimostreremo dal punto di vista dell’intensità, della voglia e della determinazione di essere pari o superiori a loro, a Cosenza conquisteremo i tre punti. L’importante è partire forte e non ripetere l’approccio che abbiamo avuto in alcune gare esterne come a Crotone o a Venezia». La sfida in terra calabrese è, di fatto, il primo appuntamento di un vero e proprio mini-campionato: «I calcoli li abbiamo fatti – ha ammesso Stellone – mancano nove partite: con cinque vittorie, tre pareggi e una sconfitta andiamo in serie A. In trasferta servono almeno due successi. Ovviamente, prima li facciamo e meglio è».
Contro i rossoblù, con i quali il Palermo ha una tradizione negativa fuori casa con una sola affermazione (nell’ultimo incrocio relativo al campionato di B 2002/03) in quattordici precedenti, sono ventuno i convocati. Out, oltre a Falletti, Salvi e Chochev («Lo aspettiamo a braccia aperte, è giovane e avrà la forza per reagire e riprendersi» – ha dichiarato Stellone) anche il difensore Pirrello che negli ultimi giorni ha lavorato a parte in seguito ad un risentimento muscolare. Il tecnico riproporrà il modulo 4-4-2. Con quali interpreti? I dubbi principali sono concentrati in difesa sulla fascia sinistra dove sono in ballottaggio Mazzotta (pronto al rientro dopo lo stop forzato dovuto alla lesione al polpaccio destro rimediata a metà dicembre) e Aleesami, del quale vanno valutate le condizioni dopo le fatiche in Nazionale. Stesso discorso per Puscas ma la sensazione è che il tecnico, ex attaccante peraltro, come partner di Nestorovski difficilmente rinuncerà dall’inizio ad un centravanti che nell’ultimo periodo sta segnando con una certa regolarità. Su una delle corsie esterne a centrocampo, inoltre, si contenderanno una maglia Fiordilino (entrato in campo nel match pre-sosta contro il Carpi nel momento in cui è uscito Falletti per infortunio) e Moreo, attaccante impiegabile all’occorrenza anche come laterale.
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