Dopo esser giunti in migliaia al concentramento di piazza Castelnuovo nella forma di cortei selvaggi e aver effettuato blocchi stradali mandando in tilt il traffico cittadino,è partito il corteo di migliaia di persone
Palermo, blocchiamo tutto day Migliaia di studenti in piazza
Dopo esser giunti in migliaia al concentramento di piazza Castelnuovo nella forma di cortei selvaggi e aver effettuato blocchi stradali mandando in tilt il traffico cittadino,è partito il corteo di migliaia di persone che ha attraversato le strade del centro sino al palazzo della Regione.
Oggi 14 novembre in occasione dello sciopero generale nazionale, a Palermo gli studenti di tutte le scuole sono scesi in piazza insieme a lavoratori, precari, senza casa attuando la pratica del blocco stradale e paralizzando la città al fine di palesare «il proprio dissenso alle scelte attuate dalla casta politica sia a livello nazionale che regionale proiettate verso un unico orizzonte di impoverimento e precarizzazione della società e nello specifico per dimostrare una ferma e decisa opposizione alla riforma scolastica espressa nella BuonaScuola di Renzi e del ministro Giannini».
Scrivono in una nota gli studenti medi di Palermo: «Eravamo davvero tantissimi oggi in piazza, mandando in tilt il traffico cittadino e paralizzando la città abbiamo dimostrato che non ci facciamo ingannare così facilmente dai giochi della casta politica. I volti cambiano ma le mire allo smantellamento della scuola pubblica rimangono. In questi anni abbiamo subìto aumenti di tasse e spese scolastiche sempre più esose, per non parlare poi anche del caro-trasporti, il peggioramento delle condizioni di vita e di studio in strutture fatiscenti alcune delle quali abbiamo visto crollare, abbiamo vissuto l’irrigidimento dei rapporti con docenti sempre più prepotenti grazie al ricatto del voto in condotta e la repressione nei confronti di chi fra noi si oppone apertamente a questo stato di cose. A ciò si aggiungerebbe adesso ciò che il governo definisce “avviamento al lavoro” , ma questo apprendistato obbligatorio altro non è per noi che sfruttamento gratuito».