A Palermo è stato colpito il mandamento mafioso di Porta nuova. Ordinanze di custodia cautelare per boss, gregari, estortori e favoreggiatori di cui sette in carcere, due con obbligo di dimora e undici con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono stati ipotizzati i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico e spaccio di droga, ricettazione, […]
Mafia, gli affari del clan di Porta nuova. Venti misure cautelari a Palermo
A Palermo è stato colpito il mandamento mafioso di Porta nuova. Ordinanze di custodia cautelare per boss, gregari, estortori e favoreggiatori di cui sette in carcere, due con obbligo di dimora e undici con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono stati ipotizzati i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico e spaccio di droga, ricettazione, favoreggiamento e porto abusivo di armi, aggravati dal metodo mafioso. L’operazione, denominata Vincolo, rientra in un’indagine durata due anni che ha scoperto che sette boss avrebbero supportato il clan e i capi arrestati nei mesi scorsi, a cui si aggiunge anche l’estorsione a un imprenditore del settore delle scommesse sportive.
Gli indagati sono Massimo Mulè di 51 anni, Ivano Parrino di 44 anni, Alessandro Adamo di 31 anni, Antonino Pisano di 37 anni, Davide Di Fiore di 28 anni, Simone Abbate di 54 anni e Alessandro Cutrona di 39 anni. Per loro è stato disposto il carcere. L’obbligo di dimora nel comune di residenza e la presentazione alla polizia riguardano invece Salvatore Maddalena di 61 anni e Giovanni Maddalena di 58 anni. Il solo obbligo di presentazione è stato notificato a Vincenzo Selvaggio di 32 anni, Giuseppe Campisi di 26 anni, Giuseppe Civiletti di 43 anni, Salvatore D’Atria di 43 anni, Giuseppe Castelli di 51 anni, Angela Boscaino di 34 anni, Salvatore Castello di 41 anni, Rita Massa di 43 anni, Antonino Di Giovanni di 32 anni, Maria Mercedes Di Giovanni di 40 anni e Francesca Paola Lo Presti di 26 anni. Il giudice per le indagini preliminari Filippo Serio ha disposto il sequestro preventivo di 1500 euro nei confronti di Salvatore Castello e 200 euro per Rita Massa.